Il 17 settembre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha tenuto consultazioni a porte chiuse sull'avvenuto bombardamento contro le forze governative siriane a Deir ez-Zor, città della Siria orientale, da parte delle forze della coalizione guidate dagli Stati Uniti. Il rappresentante russo ha condannato gli Usa per aver danneggaito il nuovo programma che entrarà in vigore il giorno 19 sulla cooperazione militare in Siria tra i due Paesi.

Il rappresentante permanente americano all'Onu Samantha Power, prima di entrare in sala consultazioni, ha riferito ai media che gli Usa pensavano che l'obiettivo attaccato fosse l'organizzazione estremista "IS", e che hanno interrotto il bombardamento dopo che la Russia li ha informati che poteva trattarsi delle forze governative siriane. Gli Usa stanno indagando sul caso, e affermano che qualora l'obiettivo dei bombardamenti risultino effettivamente essere state le forze governative, ciò costituirebbe un errore non intenzionalmente voluto dagli Usa. Power ha affermato che la richiesta di consultazioni urgenti da parte della Russia costituisce una "pres in giro" da parte russa.

Successivamente il rappresentante permanente russo all'Onu Vitaly Churkin ha riferito ai media che il bombardamento ha provocato più di 60 morti e un centinaio di feriti, e ha violato l'accordo di cessate il fuoco e le promesse che gli attacchi aerei non debbano influenzare le forze governative siriane. La Russia segue da vicino la risposta della parte americana e spera che gli Usa possano considerare seriamente la risoluzione politica della questione siriana.