| Il 25 maggio, il presidente della ChinaEU, Luigi Gambardella, durante un'intervista esclusiva rilasciata a RCI, ha affermato che se la Cina sarà in grado di investire in progetti innovativi dell' High-tech, e continuare ad attuare le riforme, le prospettive dell'economia cinese saranno rosee. Egli ha sottolineato che la Cina e l'Europa devono impegnarsi nella ricerca di una risoluzione win-win, e che sarebbe un errore se l'Ue rifiutasse di confermare lo status di economia di mercato della Cina.
La sede generale di ChinaEU, che è stata fondata nell'anno scorso, è situata a Bruxelles. L'Associazione si impegna nel rafforzamento del dialogo, della fiducia reciproca e della cooperazione commerciale nel settore dell'economia digitale tra Cina ed Ue. Il presidente dell'Associazione, Luigi Gambardella, ha rilasciato questa intervista in occasione del suo primo anniversario. Il dottor Gambardella si fa anche chiamare con un nome cinese che lui stesso ha scelto, simile alla pronuncia del suo nome italiano, Lu Yiji. Egli ha lavorato per anni nel settore delle telecomunicazioni dell'Ue e possiede una conoscenza abbastanza profonda della situazione economica cinese.
Quando alcuni giorni fa, personaggi autorevoli cinesi hanno affermato che lo sviluppo economico cinese è entrato in una nuova normalità e che in futuro presenterà un "trend ad L" – caratterizzato da un calo iniziale, seguito da una fase di stabilità – Lu Yiji ha affermato che, nonostante un aumento del tasso di crescita dell'economia sia ovviamente migliore rispetto ad una sua diminuzione, la Cina non potrà mantenere per sempre una crescita rapida. La Cina ha menzionato il fatto che l'economia del Paese è entrata in una nuova normalità, ovvero il tasso di crescita economica si manterrà ancora intorno al 7%, ma dovrà cambiare il proprio modello di crescita economica. Gambardella ha affermato che non si deve trattare questo cambiamento come un pretesto, basterà che la Cina continui ad attuare la riforma e continuerà ad avere prospettive economiche rosee.
Gambardella ha inoltre rilevato che in effetti, come gli altri paesi, la Cina sta affrontando molte sfide. La situazione economica di alcuni paesi, anche dei paesi europei, non è ottimale. Per esempio, il PIL del Brasile del 2015 ha registrato un calo di circa il 4%. Egli ritiene che l'High-tech sarà un settore molto importante per lo sviluppo economico in futuro, un settore in cui la Cina deve investire. Le imprese digitali cinesi hanno una grande potenzialità di sviluppo nel mercato europeo; la cooperazione digitale tra Cina e Europa porterà ad una situazione win-win, creando opportunità di sviluppo eccezionali per le imprese di entrambe le parti.
Il 12 maggio, la sessione plenaria del Parlamento europeo ha approvocato una risoluzione non legislativa, con la quale ha rifiutato di confermare lo status di economia di mercato della Cina. Su questa questione, Gambardella ha chiarificato che se l'Ue si rifiutasse di riconoscere lo status della Cina, ci si ripercuoterebbe negativamente sulle relazioni tra le due economie che attualmente sono in aumento, e ciò causerebbe un incremento dell'incertezza sulla ripresa economica dell'Ue.
Uno dei motivi principali per cui l'Ue non vuole confermare lo status di economia di mercato della Cina è la preoccupazione dell'aumento del tasso di disoccupazione, dovuto alla scarsa competitività dell'industria manifatturiera europea. Rispetto a questo punto, Gambardella ritiene che è giunto il momento per l'Ue di riflettere sul perché del continuo calo della sua competitività. L'Ue deve ricercare i problemi in se stessa, e i governi dei vari paesi devono promuovere la riforma strutturale necessaria, ridurre le regole e gli standard non necessari, per permettere alle imprese di partecipare imparzialmente alla competizione del mercato. In questo modo anche le controversie per l'anti-dumping tra l'Ue e i suoi partner commerciali diminuiranno naturalmente.
Gambardella ritiene che la Cina e l'Europa, trovandosi di fronte a diverse sfide, devono trovare insieme un modo, vantaggioso per entrambe le parti, per risolverle.
