Mar cinese meridionale: le ragioni per cui la Cina non accetta il caso di arbitrato
  2016-05-06 20:43:18  cri
Durante il briefing dei media cinesi ed esteri tenutosi il 6 maggio, il direttore del Dipartimento per i Confini e gli Affari marittimi del ministero degli Esteri cinese, Ouyang Yujing, ha illustrato le ragioni per cui la Cina non accetta e non interviene nel caso di arbitrato sul Mar cinese meridionale formulato dalle Filippine.

Prima: la Cina e le Filippine avevano raggiunto un consenso in un comunicato congiunto e in una dichiarazione congiunta firmati precedentemente, in cui ci si proponeva di risolvere le dispute tra i due paesi tramite negoziati bilaterali.

Seconda: l'articolo 4 della "Dichiarazione d'azione delle varie parti coinvolte nel Mar cinese meridionale" firmata dalla Cina e dai paesi dell'Asean, comprese le Filippine, prevede che le dispute vengano risolte dai paesi direttamente coinvolti attraverso negoziati e consultazioni.

Terza: nel 2006, in base all'articolo 298 della Convenzione dell'Onu sul Diritto del mare, la Cina ha rilasciato una dichiarazione su questioni come la demarcazione dei confini marittimi, le azioni militari e l'applicazione amministrativa. Pertanto, in riferimento alla questione della demarcazione dei confini marittimi, la Cina non accetta procedure obbligatorie di risoluzione delle dispute relative alla convenzione.

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