Wang Yi ha detto che il Mar Cinese Meridionale è uno dei canali d'accesso e passaggio più sicuri al mondo, ha affermando inoltre che libertà di navigazione non vuol dire libertà di compiere azioni incontrollate, e che la Cina non consentirà a nessuno di rendere la situazione nel Mar Cinese Meridionale ancora più difficile, e di destabilizzare l'Asia. Wang Yi affermato con forza che la costruzione di installazioni difensive da parte della Cina sulle proprie isole e barriere è un diritto all'auto-protezione sancito dalla legge internazionale.
Wang Yi ha affermato che già nel 2006, in base a quanto stabilito dall'articolo 298 della "Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare" il governo cinese ha rilasciato un comunicato sul diritto di respingere l'accettazione dell'arbitrato. Secondo quanto affermato dal capo della diplomazia cinese, le azioni adottate dalle Filippine sono in violazione non solo delle promesse fatte in seguito agli accordi bilaterali tra i due paesi, ma anche dei regolamenti stabiliti dell'articolo 4 della "Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar Cinese Meridionale" e le pratiche internazionali in accordo alle quali gli arbitri dovranno consultarsi con i paesi coinvolti nella questione.