Ministro degli Esteri Cinese: più "voce cinese" per salvaguardare gli "interessi cinesi"
  2016-03-08 19:29:34  cri

Il mattino dell'otto marzo, si è tenuta la conferenza stampa della quarta sessione della 12esima Assemblea Popolare Cinese, durante le sue due ore, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha risposto alle domande dei media cinesi e esteri, che includono le questioni calde come la situazione del Mar Cinese Meridionale, la questione nucleare della Corea del Nord, il Medio Oriente, l'andamento delle relazioni sino-americane, sino-giapponesi e sino-nordcoreane. Wang Yi ha sottolineato che la Cina adotterà una posizione più attiva nell'arena internazionale, esprimendo di più la voce cinese per rispondere alle aspettative internazionali. Ecco segue il nostro servizio in merito:

Secondo l'uso che va avanti da anni, oltre a quella del premier, la conferenza stampa del ministro degli Esteri attira sempre l'attenzione dei media. I giornalisti cinesi e stranieri riuniti nella sala per la conferenza stampa hanno posto molte domande, tra cui la questione del Mar Cinese Meridionale e quella nucleare della Corea del Nord sono state rispettivamente domandate due volte, diventando i temi caldi della conferenza. Rispondendo alle domande sulla questione concernente il Mar Cinese Meridionale, Wang Yi ha chiarito la posizione della Cina:

"L'arcipelago di Nansha è il territorio cinese, tutti i cinesi hanno la responsabilità di tutelarlo. Non abbiamo mai proposto e non proporremo nuove rivendicazioni territoriali."

Wang Yi ha confutato la cosiddetta militarizzazione del Mar Cinese Meridionale e il disturbo della libertà di navigazione, ribadendo che la costruzione delle strutture di difesa sulle isole cinesi sono il diritto di auto-protezione e auto-difesa in base al diritto internazionale. Come paese più grande che si affaccia sul Mar Cinese Meridionale, la Cina desidera maggiormente salvaguardarne la libertà di navigazione, e grazie ai suoi sforzi e quelli di altri paesi della regione, è uno dei corsi marittimi più sicuri e liberi al mondo.

La situazione della penisola coreana è una preoccupazione di molti. In merito, Wang Yi ha sottolineato che "le sanzioni sono un mezzo necessario, il mantenimento della stabilità è una priorità, i negoziati sono la strada fondamentale". Di fronte alla domanda del giornalista su se la Cina farà una nuova "Guerra per resistere all'aggressione statunitense ed aiutare la Corea", Wang Yi ha risposto apertamente:

"Le relazioni tra Cina e Corea del Nord sono rapporti statali normali di profonda tradizione e amichevoli. La Cina ne stima l'amicizia e ne rispetta il principio. Apprezziamo la tradizionale amicizia con la Corea del Nord, cui siamo disposto fornire sostegno e aiuto quando cerca di realizzare il suo sviluppo e la sua sicurezza. Ma al contempo, persistiamo fermamente nella posizione della denuclearizzazione della penisola, non cediamo di fronte alla promozione dei piani nucleari e missilistici della Corea del Nord."

Le relazioni sino-statunitensi sono uno dei rapporti più importanti del mondo. In merito alla questione sulle relazioni sino-americane proposta dal giornalista di Radio Cina Internazionale, Wang Yi ha affermato:

"Come due potenze, tra Cina e USA c'è sia cooperazione sia attrito, questo è probabilmente una normalità, di fronte a cui dobbiamo lavorare per affrontare e risolvere queste questioni, aumentando e approfondendo la cooperazione, facendo sì che gli attriti e le divergenze diventino cooperazione. Di recente, sono aumentati gli attriti tra Cina e gli Stati Uniti per le questioni marittime, ma credo che quando gli USA si calmeranno, possiamo discutere come condurre la cooperazione marittima."

Wang Yi ha anche commentato le relazioni sino-giapponesi, affermando che negli ultimi anni le relazioni tra Cina e Giappone hanno affrontato delle frustrazioni, la prospettiva non è ancora ottimista. Di fronte allo sviluppo della Cina, bisogna vederla come un amico o un nemico, come un partner o un rivale? Questo è la questione che il Giappone deve capire.

Nel 2015, i cittadini cinesi che hanno viaggiato all'estero hanno raggiunto i 120 milioni, le destinazioni turistiche straniere hanno raggiunto oltre 150, gli studenti che studiano all'estero hanno raggiunto quasi 2 milioni. Quando sempre più i cinesi si recano all'estero, il rischio all'estero è anche aumentato. Rispondendo alla domanda concernente la protezione consolare, Wang Yi ha affermato che il modo migliore è la prevenzione anticipata piuttostoche rimediare. Per esempio, rafforzare la consapevolezza popolare della sicurezza, istituire centro di cooperazione di polizia in alcuni paesi.

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