Il 26 febbraio, il ministro degli Esteri cipriota, Ioannis Kasoulides, ha affermato che i paesi dell'Ue lungo il Mediterraneo si oppongono alle "azioni unilaterali" di alcuni paesi membri in risposta alla crisi dei rifugiati.
Dal 25 al 26 febbraio, a Limassol, città del sud di Cipro, i ministri degli Esteri dei paesi dell'Ue lungo il Mediterraneo, tra cui Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Cipro e Malta, e il ministro degli affari statale francese, responsabile per gli affari dell'Ue, hanno tenuto una conferenza di consultazione su temi quali la crisi dei rifugiati, la situazione del Mediterraneo orientale e la lotta contro il terrorismo.
Dopo la conferenza, Ioannis Kasoulides ha affermato che i ministri partecipanti sono d'accordo che le "azioni unilaterali" di alcuni paesi membri dell'Ue non siano la via per risolvere la crisi dei rifugiati, e che i vari paesi debbano ricercare misure complete e sistematiche a livello dell'Ue. Kasoulides ha aggiunto che i paesi dell'Ue lungo il Mediterraneo si trovano sul fronte della crisi, e che questa è una prova della solidarietà dell'Ue e della sua capacità di rispondere alla crisi nel rispetto del regolamento dell'Ue e della legge internazionale.