Dopo le "trattative di maratona" di 30 ore, la sera del 19 febbraio durante il Summit dell'Ue, la Gran Bretagna e l'Ue hanno raggiunto un accordo sulla riforma dell'Ue, estendendo la strada per la continua permanenza della Gran Bretagna all'interno dell'Unione.

In seguito al Summit, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha affermato che i Paesi membri dell'Ue hanno raggiunto un'unanimità sulla bozza della riforma. Il premier britannico, David Cameron ha dichiarato che è stato fissato un accordo per la fornitura di una "posizione speciale" della Gran Bretagna nell'Ue, e il 20 febbraio pubblicherà i contenuti dell'accordo all'interno del governo britannico. Cameron ha aggiunto che la Gran Bretagna non diventerà il "Super Paese" dell'Europa.

L'accordo ha eliminato i dilemmi delle trattative fra l'Ue e la GB, ivi compresi la possibile riduzione del benessere degli immigrati da altri Paesi dell'Ue e del benessere dei figli degli immigrati all'interno del Paese, come poter esercitare il "diritto di parola" da parte dei Paesi fuori Eurozona per le decisioni di Eurolandia, come reinterpretare le clausole riguardo l'integrazione nelle trattative dell'Ue, e come coinvolgere in futuro i contenuti dell'accordo nelle trattative dell'Ue.