Cina: pubblicato il Rapporto finanziario 2016
  2016-02-10 19:38:21  cri

Di recente, l'Istituto di ricerca finanziaria dell'Accademia cinese delle scienze sociali ha pubblicato il Rapporto finanziario 2016 della Cina, in cui ha riassunto e analizzato lo sviluppo e andamento finanziario cinese del periodo che va dal quarto trimestre del 2014 al terzo trimestre del 2015, facendo, inoltre, delle previsioni sulle prospettive di sviluppo del settore finanziario per il 2016. Secondo il rapporto, come trasformare i nuovi e vecchi settori industriali dell'economia cinese e le forze trainanti dello sviluppo per creare un ambiente stabile di crescita diventerà, nel 2016, un tema importante della regolazione macro-economica cinese. Il vice direttore dell'Istituto di ricerca finanziaria dell'Accademia cinese delle scienze sociali e redattore capo del Rapporto finanziario 2016, Yin Jiangfeng, ha affermato che nel 2016 il rischio principale per la Cina è la deflazione, al contempo la Cina affronta rischi finanziari sistemici, come l'elevata leva finanziaria. Nel quadro delle fluttuazioni del tasso di cambio del RMB e dei cambiamenti nella struttura della popolazione, ci sono tante pressioni per l'eliminazione della capacità produttiva inefficace e gli stock del mercato immobiliare.

Secondo il rapporto, dal punto di vista della regolazione macro-economica attuata dalla Cina negli ultimi anni, gli effetti del "micro-stimolo" dovranno essere verificati. Yin Jianfeng ha affermato che se la crescita economica nel lungo periodo rimarrà bassa, il problema della crescita si concentra nella carenza di domanda aggregata nel breve periodo, quindi la regolazione macro-economica dovrà adottare una politica fiscale espansiva e una politica monetaria allentata:

"Riteniamo che nel 2016 dovremo adottare una politica fiscale espansiva e una politica monetaria allentata, aumentando moderatamente il deficit; in particolare, il governo centrale dovrà attuare la politica monetaria attraverso la riduzione dei tassi d'interesse e l'abbassamento del coefficiente di riserva dei depositi. Dal lato dell'offerta, occorre la promozione della riforma strutturale. L'economia si sta spostando dalla produzione al settore dei servizi e anche quest'ultimo ha bisogno di essere riformato; tali riforme dovranno essere effettuate nella moderna industria dei servizi, la scienza, il sistema di istruzione. La chiave si concentra ancora nelle previsioni: dobbiamo invertire le attuali previsioni negative nei confronti dell'economia, il mercato azionario e il mercato dei cambi, attraverso varie indicazioni positive, in modo da ripristinare la fiducia".

Il rapporto rileva che, poiché la Cina non ha aperto completamente il conto capitale, soprattutto nei settori come gli investimenti transfrontalieri in titoli, prestiti transfrontalieri e transazioni di derivati finanziari, ci sono ancora dei limiti nel libero scambio tra RMB e le alter valute. Secondo il rapporto, il governo dovrà adottare ulteriori misure per cambiare le previsioni sulla svalutazione del RMB. L'assistente del preside della University of International Business and Economics, Ding Zhijie, ritiene che in futuro sarà necessario creare per il mercato dei cambi domestico delle condizioni migliori per la riforma del meccanismo di formazione del tasso di cambio del RMB, costruendo un quadro di gestione prudente, nel contesto dell'apertura del conto capitale cinese e l'internazionalizzazione del RMB.

Secondo il rapporto, il governo cinese ha già trovato le politiche che promuovono la crescita economica continua nel periodo del "Tredicesimo piano quinquennale": grazie all'attuazione delle tre strategie statali - la cintura economica del Fiume Azzurro, la cintura economica di Beijing, Tianjin ed Hebei e quella della Via della Seta - promuoverà uno sviluppo economico regionale coordinato, la nuova urbanizzazione orientata verso le persone, in modo da costruire nuovi poli di crescita. Il vice direttore dell'Istituto di ricerca finanziaria dell'Accademia cinese delle scienze sociali, Hu Bin, ha affermato:

"Quali sono i rischi che ci troviamo ad affrontare sul piano macro-economico e finanziario? Il primo è la deflazione; il secondo è il deterioramento dei bilanci aziendali, causato dall'eccesso di capacità produttiva; il terzo è il rischio di interazione e sovrapposizione dei rischi interni ed esteri. Gli attuali problemi di eccesso di capacità produttiva, la riduzione dei costi e lo stock immobiliare sono strettamente correlati alla riforma finanziaria, sia dal lato della domanda che dell'offerta; solo una riforma del 'lato finanziario', una riforma mirata, potrà risolvere i problemi strutturali".

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