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Recentemente, il famoso Think-tank dell'Accademia cinese delle Scienze Sociali ha rilasciato il "Libro blu: rapporto sul processo d'industrializzazione dei paesi lungo 'Una cintura e una via'", in cui ha indicato che il livello d'industrializzazione dei 65 paesi lungo "Una cintura e una via" presenta un grande divario. Il rapporto ha rilevato che i paesi nelle diverse fasi del loro processo di industrializzazione, potrebbero trovare le propria posizione nel processo di collaborazione, per creare un modello di produzione cooperativa alla luce del concetto di "cooperazione complementare". Segue il nostro servizio sull'argomento:
Sulla base dei risultati della valutazione del livello di industrializzazione dei paesi lungo "Una cintura e una via", il rapporto ha fatto un riassunto sulle caratteristiche generali mostrate da questi paesi nel loro processo d'industrializzazione. L'editore generale del rapporto e capo dell'Istituto di Economia Industriale dell'Accademia cinese di Scienze Sociali cinese, Huang Qunhui, ha affermato che i livelli dell'industrializzazione dei 65 paesi lungo "Una cintura e una via" presentano grandi differenze, e che comprendono tutte le fasi del processo di industrializzazione:
"In fase pre-industriale c'è solo il Nepal"; altri 14 paesi si trovano nella prima fase dell'industrializzazione, 16 in fase intermedia, 32 in fase avanzata, e due in fase post-industriale, Singapore e Israele."
Huang Qunhui ha anche affermato che i paesi lungo "Una cintura e una via" in diverse fasi dell'industrializzazione, hanno formato diversi tipi delle industrie competitive, a diversi livelli, e hanno così creato un modello di produzione collaborativa guidato dalla "cooperazione complementare".
"Nella sua fase di industrializzazione avanzata, la Cina la proposto la strategia di 'Una cintura e una via'. Utilizzando questa strategia, potremo coordinarci e comunicare con più di 60 paesi lungo la strada, e realizzare una cooperazione regionale più ampia e profonda in ambito di produzione industriale e altro ancora. Attraverso tale cooperazione, potremo promuovere la riqualificazione in seno al progetto di 'Una cintura e una via'."
Il rapporto ha indicato che l'esportazione dei prodotti meccanici ed elettrici della Cina ai paesi lungo "Una cintura e una via" occupa soltanto il 21,75% del volume totale delle esportazioni, e quello del tessile e delle materie prime il 33,9%. Il commercio dei prodotti minerari importati da questi paesi occupa il 50,43% del totale. La limitazione delle esportazioni della Cina ai paesi lungo "Una cintura e una via" e le caratteristiche speciali dei prodotti importati riflettono il potenziale enorme che la Cina ha per partecipare alle cooperazioni industriali lungo "Una cintura e una via". La Cina ha bisogno di esplorare ulteriormente questo mercato internazionale.
Il vice presidente dell'Istituto commerciale dell'Università Centrale delle Finanze e dell'Economia, Cui Xinjian, ha così indicato:
"Il progetto di 'Una cintura e una via' rappresenta un mercato enorme, allo stesso tempo, tale mercato ha anche una struttura diversificata. In realtà nella diverse fase di sviluppo, la domanda di prodotti e la capacità di produzione presentano le loro proprie caratteristiche. Le infrastrutture, la domanda del mercato e le differenze sono sfide dirette per le imprese."