Il 16 dicembre, il governo statunitense ha annunciato di vendere armi - per un totale di 1,83 miliardi di dollari – a Taiwan. Lo stesso giorno, il vice ministro degli Esteri cinese, Zheng Guangze, ha convocato l'incaricato d'affari dell'Ambasciata americana in Cina, Kaye Lee, per presentare le rimostranze cinesi agli USA.
Zheng Guangze ha indicato che Taiwan è una parte inalienabile del territorio cinese. La Cina si oppone fermamente alla vendita di armi degli USA a Taiwan, poiché viola seriamente il diritto internazionale e le norme fondamentali delle relazioni internazionali; essa rappresenta anche una grave violazione dei tre principi comunicati congiuntamente da Cina e USA; il comportamento americano ha danneggiato gravemente la sovranità, la sicurezza e gli interessi della Cina.