| Secondo la sua presentazione, il lavoro di questa settimana di negoziati prevede delle discussioni in gruppi tra i rappresentanti, che consegneranno il 5 novembre una bozza per la riunione ad alto livello tra i ministri, in modo da raggiungere un accordo finale la sera dell'11 novembre e fare ulteriori piani per il risanamento climatico post 2020.
I negoziati si svolgono molto a rilento, poiché tra questi ci sono le questioni del vincolo legale ai frutti del congresso, la relazione tra gli accordi raggiunti e la Convenzione Accordo per il Cambiamento Cliamatico delle Nazioni Unite.
Per quanto riguarda la prima questione, Xie Zhenghua ha espresso che esistono due tipi di opinioni: la prima favorisce che gli accordi devono essere vincolanti; l'altra, dal punto di vista politico, favorisce che parte degli accordi possa essere vincolante. Il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato durante la cerimonia d'apertura del congresso che la Cina si auspica che si possa raggiungere un accordo complesso, equilibrato, forte e con il vincolo legale. Per quanto riguarda il vincolo dell'accordo, Xie Zhenhua ha spiegato la posizione e le risoluzioni della Cina:
"In questi due giorni, quando ho avuto scambi di opinioni con i capi delle delegazioni, ho chiesto se si possono risolvere le questioni con accordi più decisioni, ovvero, i piani e le regole di meccanismi per il fronteggiamento gobale del cambiamento climatico dopo il 2020 faccia la parte principale degli accordi, e devono essere vincolanti dopo l'approvazione. Tutti devono osservare le regole, tuttavia, ogni paese ha delle condizioni diverse."
Parlando della relazione tra gli accordi finali e la Convenzione, Xie Zhenhua ha affermato che esistono principalmente due posizioni, quella che favorisce che gli accrodi sostituiscano la Convenzione, e un'altra secondo cui gli accordi siano parte della Convenzione. Su ciò, ha espresso le opinioni della Cina:
"La nostra opinione è chiara: il congresso è un'importante tappa per il fonteggiamento globale del cambimento climatico, il risultato del quale deve essere una parte della Convenzione, osservando i suoi principi, gli accordi e la responsabilità comuni ma differenti. Non siamo d'accordo che si abbandonino gli accordi."
Per il momento, le varie parti non hanno da obiettare sulla responsabilità comune ma differente, ciononostante, esistono ancora grandi divergenze su come dimostrare negli elementi degli accordi concreti la differenza tra i paesi in via di sviluppo e quelli sviluppati. Secondo alcuni paesi, con la crescita dei paesi in via di sviluppo, la responsabilità differente in base a questo tipo non è più appropriata. A questo proposito, la Cina crede che, anche se le condizioni sono cambiate, non ci siano cambiamenti fondamentali tra questi due tipi di paesi nella responsabilità storica, nella fase di sviluppo e nella capacità, inoltre, benché si insista su questo tipo di classifica, non influenza i numerosi sforzi di quelli in via di sviluppo nel rallentamento e nell'adattamento.
"Speriamo che tutte le parti possano ricevere il piano finale, il cambiamento climatico è un sfida, la nostra sopravvivenza e lo sviluppo vive una grande minaccia, pertanto dobbiamo superare insieme le difficoltà, fare tutto il possibile, rafforzare la cooperazione e realizzare il mutuo vantaggio."
