Il 3 novembre è stata pubblicata la proposta del CC del PCC per l'elaborazione del 13° piano quinquennale per l'economia nazionale e lo sviluppo sociale, che ha destato grande attenzione all'estero. Secondo l'opinione pubblica straniera, il piano riflette la determinazione del partito di governo cinese di cambiare il modello sviluppo. Benché tale processo non sia facile, esso ha buone prospettive.
Il sito spagnolo Cinco días ha pubblicato un articolo in cui rileva che il governo cinese sostiene la realizzazione di un cambiamento del modello dello sviluppo economico, verso un modello che presti maggiore attenzione ai consumi interni e al terziario rispetto a quello precedente che si reggeva sul manifatturiero. Attualmente l'economia cinese è già avviata sulla strada della trasformazione di questo modello.
Secondo il reportage del giornale russo Kommersant, l'economia cinese sta entrando in una nuova normalità e, se dovesse mantenere un ritmo di crescita economica del 6,6%, nel 2020 potrà anche realizzare un PIL doppio rispetto a quello del 2010.
Il dottor Pierre Picaard, esperto di geopolitica dell'ottava università di Parigi ritiene che durante il 13° piano quinquennale, la Cina manterrà una crescita economica del 7%. Secondo Picaard, il Paese applicherà misure più severe nel campo della tutela ambientale.