Giorni fa, sono state pubblicate le "Opinioni sullo sviluppo dell'economia a proprietà mista delle società a proprietà statale", uno degli importanti documenti inerenti alla riforma delle società a proprietà statale, e che ha attirato molta attenzione. Questo documento ha fatto chiarezza sui requisiti generali, sulle idee di principio e sulle misure in supporto per lo sviluppo dell'economia a proprietà mista delle società di proprietà statale, e ha richiesto lo svolgimento dei lavori per la sua organizzazione e attuazione. Questo sta a significare che la riforma che interesserà diversi settori e varie società entrerà in una fase di implementazione.
L'esperto delle ricerche per le società a proprietà statale e capo ricercatore dell'omonimo istituto di ricerca, Li Jin, ritiene che le opinioni sullo sviluppo dell'economia a proprietà mista delle società di proprietà statale abbiano dato una risposta alle principali domande che attirano l'attenzione dei mercati:
"Il documento ha stabilito delle regole in sei punti, e tutti hanno attirato l'attenzione generale, ossia, quali sono le imprese e settori di monopolio? Quali sono le economie private che possono accedere a questi settori, ed altro ancora. In vari ambiti e settori chiave, ha fatto decisa chiarezza su chi può accedere e su chi non può, proponendo a questo proposito una "lista nera"; tutte le imprese che non solo elencate possono accedere in questi settori. Il documento ha risposto chiaramente alle questioni nodali che hanno attirato l'attenzione di tutti."
Questo documento e quello pubblicato in precedenza, le "Opinioni guida sull'approfondimento della riforma delle società a proprietà statale del Consiglio di Stato del Comitato Centrale del PCC", hanno aderito ad un principio di coerenza, e di classificazione in tipologie. Il documento ha classificato le società a proprietà statale in società commerciali e d'interesse pubblico. Per quanto riguarda le società commerciali, le cui operazioni si svolgono principalmente in settori e ambienti a piena concorrenza, è necessario assorbire attivamente i capitali a proprietà statali e altri capitali non statali, attraverso una quota generale sul mercato azionario per realizzare una diversificazione delle azioni.
Per quanto riguarda invece gli importanti settori e ambienti chiave che hanno a che fare con la sicurezza nazionale e l'arteria vitale dell'economia del paese, e le società commerciali a proprietà statale che si fanno carico di compiti importanti e speciali, il documento ha richiesto di mantenere lo stato di holding dei capitali a proprietà statale, e di sostenere la partecipazione azionaria ai capitali non statali. I settori comprendono quelli dell'energia nucleare, della piattaforma tecnologica pubblica, dello sviluppo e utilizzo delle risorse idriche, ed altro ancora. Secondo Li Jin, il margine d'apertura di queste politiche è piuttosto grande.
"I settori del petrolio, del gas naturale e bellico, in passato sono stati assai sensibili, e questo documento ha stabilito in quali settori possono entrare, e in particolare i settori bellici; ed oltre ad alcuni settori chiave che riguardano la sicurezza, gli altri possono essere aperti. Ciò significa che ai capitali privati resta uno spazio di azione relativamente ampio, e il margine di apertura resta abbastanza grande. "