Usa e Cina: dichiarazione congiunta sul cambiamento climatico
  2015-09-28 16:06:52  cri
Durante la visita ufficiale del presidente cinese Xi Jinping negli Stati Uniti, i due paesi hanno pubblicato congiuntamente l'ultima Dichiarazione Congiunta sul Cambiamento Climatico tra i Capi di Stato di Cina e Stati Uniti. Secondo gli esperti, questa dichiarazione sarà una nuova forza motrice per un equo accordo meteorologico globale che si raggiungerà durante la Conferenza sul Cambiamento Climatico di Parigi fra due mesi.

Questa è la seconda dichiarazione congiunta dopo la storica Dichiarazione Congiunta sul Cambiamento Climatico tra i Capi di Stato di Cina e Stati Uniti pubblicata a Beijing a novembre del 2014, secondo cui, la Cina e gli Stati Uniti sono determinati a cooperare insieme agli altri paesi per raggiungere un risultato ambizioso e di successo a Parigi, e portare avanti l'obiettivo del patto, prendendo in considerazione la riduzione entro 2℃ in tutto il mondo.

Durante un'intervista esclusiva concessa a RCI, Zou Ji, vice direttore del Centro Nazionale per la Strategia del Cambiamento Climatico e la Cooperazione Internazionale ha affermato che secondo la dichiarazione, entrambi i paesi hanno approfondito e raffinato la cooperazione nel settore del cambiamento climatico.

"Questa volta sono state approfondite le questioni comuni, ma con responsabilità diverse. L'anno scorso, i paesi erano stati d'accordo sui principi, quest'anno, oltre all'approvazione dei principi, questi devono essere ulteriormente inclusi nell'accordo. Inoltre, un altro aspetto importante e' la questione del risanamento ambientale globale, di cui la trasparenza è un aspetto fondamentale, ed è stata sottolineata da entrambi i paesi, perché la fiducia reciproca si può rafforzare solo per mezzo della trasparenza."

Questa Dichiarazione ha spiegato in modo più dettagliato l'attuazione dei capitali. I due paesi hanno ribadito che i paesi sviluppati hanno promesso di fornire 100miliardi di dollari ogni anno entro 2020 per soddisfare le necessità dei paesi in via di sviluppo. Gli Stati Uniti hanno ribadito la promessa di donare 3 miliardi di dollari a Fondi del Clima Verde; la Cina ha promesso di donare 20miliardi di yuan per istituire "Fondi di cooperazione Sud-Sud per il Cambiamento Climatico", al fine di appoggiare gli altri paesi in via di sviluppo, rafforzando le loro capacità nell'utilizzo dei fondi.

La promessa della Cina è anche uno dei punti chiave nella promozione delle attività relative al cambiamento climatico a livello nazionale. Secondo quanto spiegato nella dichiarazione, entro 2030, le emissioni di biossido di carbonio in relazione con il Pil sarà ridotta del 60%, 65% rispetto al 2005. Secondo quanto dichiarato da He Jiankun, vice direttore della Commissione degli esperti del Cambiamento Climatico Nazionale e preside dell'Istituto dell'Economia di Basso Carbonio dell'Università Tsinghua, significa che la Cina deve impegnarsi di più rispetto ai paesi sviluppati.

"Il volume delle emissioni di biossido di carbonio non aumenta, questo vuol dire che il consumo di carbone e petrolio non aumenta, mentre aumenta l'utilizzo di fonti rinnovabili come l'energia idroelettrica, eolica, solare e nucleare. Questo vuol dire che ogni anno bisogna produrre 20 milioni di kw di energia eolica, 20 milioni di kw di energia solare e 10 milioni di kw di energia nucleare."

Secondo la Dichiarazione Congiunta, la Cina fornirà energia elettrica verde, dando priorità alle fonti rinnovabili e ad alta efficienza. La Cina ha anche promesso di promuovere le costruzioni e i trasporti a basse emissioni di carbonio, vale a dire che entro 2020, il 50% dei nuovi edifici nelle città e nei paesi deve essere ecosostenibile, e altrettanto vale per il 30% dei mezzi di trasporto pubblico delle città medio-grandi.

Vale la pena menzionare che a partire dal 2017, la Cina avvierà un sistema nazionale di transazioni di emissione di carbonio, che copre le industrie importanti come la fusione d'acciaio e di ferro, l'energia elettrica, l'industria chimica, i materiali edili, la produzione di carta e i metalli non ferrosi; e istituirà i mercati delle emissioni di carbonio, dimostrando la sincerità della Cina nella riduzione delle emissioni.

  

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