China Economic Net: Davos, discorso di Li Keqiang dissolve le preoccupazioni per un "atterraggio violento" dell'economia cinese
  2015-09-12 18:41:21  cri
Il 10 settembre, il premier cinese, Li Keqiang, ha partecipato alla cerimonia d'apertura del Forum estivo di Davos ed è intervenuto con un discorso speciale. Secondo le parole pronunciate da Li Keqiang, nel caso in cui vi saranno dei segni di difficoltà a livello economico, la Cina avrà la capacità di affrontarli, e non vi sarà alcun "atterraggio violento" per l'economia cinese. L'11 settembre, il sito web "China Economic Net" ha pubblicato un articolo in cui si è detto che il discorso di Li Keqiang ha dissolto le preoccupazioni per un "atterraggio violento" dell'economia cinese.

Secondo l'articolo, sotto l'effetto combinato di fattori interni ed esterni, vi è stato un certo grado d'instabilità dell'economia cinese, e alcune contraddizioni e problemi profondi nell'attività economica sono stati esposti a tali fluttuazioni. Tuttavia, ciò non significa che l'economia cinese si trovi ad affrontare gravi rischi, né è pensabile che i rischi corsi dall'economia cinese possano influenzare tutto il mondo.

In effetti, oltre all'impatto e all'influenza della crisi finanziaria, il problema affrontato dall'economia cinese, in particolare la tendenza al ribasso dell'economia, è data dalle sfide incontrate nel processo di autoregolamentazione. Negli ultimi 30 anni, la rapida crescita dell'economia cinese si è basata principalmente sullo sviluppo estensivo, produzione di fascia bassa, consumo di risorse e dividendo di forza lavoro, tuttavia, per la Cina di oggi, la grande maggioranza di questi aspetti non comporta più alcun vantaggio, anzi, alcuni di questi sono diventati addirittura un ostacolo allo sviluppo economico. In tale contesto, la Cina ha preso l'iniziativa di regolamentarsi, per cui, in questo contesto, il verificarsi di una crescita rallentata corrisponde alla normalità.

Di fronte a questi nuovi problemi, il governo cinese ha adottato contromisure efficaci in base alla realtà cinese, facendo sì che lo sviluppo dell'economia possa costituirsi un contesto "controllabile".

Secondo l'articolo, con lo sviluppo graduale del ruolo di varie misure politiche, ci sono già dei segni di miglioramento dell'economia cinese in molti aspetti. Al contempo, il consumo di energia e il traffico ferroviario dell' "indice di Keqiang" hanno mostrato un trend di crescita, un fattore relativamente positivo insieme al segno e al risultato del ruolo svolto da queste misure.

Per questo motivo, a meno che non si presenti alcun grave problema nell'economia mondiale, la possibilità di un "atterraggio violento" per l'economia cinese risulta essere molto remota. Dal discorso di Li Keqiang, è possibile comprendere che anche se esiste ancora un fenomeno di fluttuazione a breve termine, esistono sono molti strumenti per l'innovazione di politiche di macro-controllo, perciò non importa quanto grandi saranno le fluttuazioni a breve termine, poiché la Cina sarà in grado di controllare il trend del suo sviluppo economico.

A fronte di questo non c'è bisogno di preoccuparsi eccessivamente per un "atterraggio violento" dell'economia cinese, e non c'è bisogno di esagerare in modo deliberato i rischi che l'economia cinese sta affrontando.

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