Wei Hongtian: la Cina continuerà ad appoggiare il processo di pace e di ricostruzione in Somalia
  2015-07-31 16:55:03  cri

 

Il 30 luglio, l'ambasciatore cinese in Somalia, Wei Hongtian, ha detto che la Cina continuerà ad appoggiare il processo di pace e di ricostruzione nel paese africano, e che il personale dell'ambasciata continuerà a offrire il proprio contributo alla cooperazione e alla comunicazione tra i popoli dei due paesi.

Di recente, il Jazeera Hotel di Mogadiscio, famoso per i rigorosi controlli di sicurezza, è stato bersaglio di un attentato rivendicato dall'organizzazione estremista Al Shabaab, e che ha causato diversi morti e feriti. Anche l'ufficio dell'ambasciata cinese ha subito gravi danni; un esponente della polizia militare ha perso la vita, e alcune persone sono rimaste ferite. Secondo quanto spiegato da Wei Hongtian, si è trattato di un attacco dalle conseguenze più gravi di quanto si possa immaginare:

"La ragione per cui abbiamo scelto questo Hotel come base per la nostra ambasciata è perché era celebre per il suo rigoroso sistema di sicurezza, che quest'anno è stato migliorato attraverso la costruzione di pareti anti-esplosivo, rinforzando la sua capacità di resistere alle collisioni. Gli effetti di quest'attacco sono stati molto più gravi di quanto si possa immaginare, la sua forza distruttiva è stata scioccante; ha danneggiato gravemente l'Hotel e l'ambasciata cinese, che occupa due piani e mezzo, e nella quale lavora il nostro personale. Quello che mi ha addolorato di più è stato sapere che un esponente della polizia militare ha perso la vita e che diverse persone sono rimaste ferite."

Wei Hongtian ha affermato che la Cina vanta una profonda e lunga relazione di amicizia con la Somalia, nel corso della quale, dagli anni sesssanta a quelli novanta del secolo scorso, i cinesi hanno diretto molti progetti. Nel 1991 è iniziata la guerra civile; l'ambasciata cinese in Somalia è stata chiusa e il personale evacuato, tuttavia, la Cina ha costantemente rivolto appelli alle Nazioni Unite, e in altre occasioni, per risolvere la questione somala e per appoggiare il processo di pace nel paese. Nel luglio del 2014, la situazione della sicurezza è migliorata, l'ambasciata cinese è stata riaperta, e tre mesi dopo si è tenuta la cerimonia ufficiale per questo evento. Wei Hongtian ha affermato che ad un anno dalla riapertura dell'ambasciata, le relazioni tra i due paesi sono di nuovo cresciute, in diversi campi."

"Gli scambi politici, economici e culturali tra i due paesi si sono intensificati, e si è riscontrata una nuova fase di sviluppo in vari campi. Abbiamo firmato con la Somalia alcuni accordi di cooperazione economica e tecnologica, siamo riusciti a far crescere il numero degli studenti somali che desiderano studiare e seguire corsi di formazione in Cina, e abbiamo fornito assistenza nel settore della sicurezza. La popolazione somala ha accolto con favore la riapertura della nostra ambasciata, ed ha espresso il suo ringraziamento per il nostro appoggio al processo di pace nel loro paese. Abbiamo inoltre preso parte alla ricostruzione del dopoguerra, e abbiamo lavorato per far riprendere l'economia, aspetti questi molto apprezzati sia dai cittadini somali che dalla comunità internazionale."

Wei Hongtian ha detto che quest'attacco ha danneggiato gravemente l'ambasciata cinese in Somalia, influenzando il lavoro e la vita del personale, tuttavia le relazioni tra i due paesi continueranno a svilupparsi. La Cina proseguirà nel suo appoggio al processo di pace e di ricostruzione in Somalia, fornendo al paese africano l'assistenza necessaria. In qualità di grande paese responsabile, la Cina continuerà ad appoggiare la Somalia, e su questo tema Wei Hongtian si è espresso così:

"Noi rimarremo qui. Io sono l'ambasciatore, e resterò senza alcuna esitazione; è mia responsabilità continuare a portare avanti le relazioni tra i due paesi. Qualche giorno fa, ho detto questo al ministro degli Esteri somalo, poiché molti avevano espresso preoccupazione per la possibilità che avremmo lasciato il paese, e anche la presidenza mi ha rivolto la stessa domanda. Io ho risposto che non lasceremo la Somalia, che continueremo a contribuire allo sviluppo dei nostri rapporti e all'amicizia tra i nostri due popoli. Io e i miei colleghi rimarremo qui!"

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