Il 26 giugno, a Kuwait City, capitale dell'Emirato del Kuwait, si è verificata un'esplosione in una moschea al centro della città, che ha causato la morte di almeno 25 persone e il ferimento di oltre 200. La polizia ha già avviato un'indagine, affermando che il numero esatto delle vittime causate dall'attentato – rivendicato dall'organizzazione dello "Stato Islamico" - necessita di un'ulteriore verifica.
Un funzionario kuwaitiano che si occupa di giustizia e di affari islamici, ha affermato che questo attacco costituisce un reato di terrorismo che minaccia la sicurezza nazionale, e che intende minare le basi dell'unità del paese. Il funzionario ha aggiunto che il governo del Kuwait adotterà tutte le misure necessarie proteggere la sicurezza delle moschee e dei luoghi di culto.