Il 24 maggio, le autorità siriane hanno comunicato che l'organizzazione estremista IS ha trucidato centinaia di civili presso l'antica città di Palmira, situata al centro della Siria.
Citando fonti delle autorità locali, in giornata l'agenzia ufficiale d'informazione siriana ha riferito che i miliziani dell'IS avrebbero massacrato almeno 400 civili a Palmira, tra cui molte donne e bambini. La ragione della loro uccisione, stando alle autorità siriane, sarebbe il loro sostegno al presidente Bashar Assad e il rifiuto di sottostare agli ordini dell'IS.
Il 24 maggio il premier siriano Wael Al-Halki ha stigmatizzato fortemente le violenze dell'IS, accusando allo stesso tempo i Paesi occidentali per avere segretamente sostenuto i miliziani fornendo loro aiuti finanziari e militari. Il premier ha infine rivolto un appello alla comunità internazionale affinché venga immediatamente bloccato il sostegno esterno all'IS.