Benjamin Netanyahu: Gerusalemme non può essere divisa
  2015-05-20 17:05:13  cri

 

Il 19 maggio, nel corso di una conferenza parlamentare straordinaria, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ribadito che Gerusalemme non può essere divisa. Queste parole sono state subito fortemente criticate dai funzionari palestinesi, secondo i quali, quanto affermato da Netanyahu, danneggerà il processo di pace.

"Non vogliamo tornare indietro, al passato. Quelli che parlano bene del passato non abitano in questo luogo. Non permetteremo che Gerusalemme diventi di nuovo una città separata, divisa, piena di fili spinati e cecchini. Questo non succederà mai, lo assicuriamo."

Uno dei temi della conferenza parlamentare straordinaria si è concentrato sulla "Giornata di Gerusalemme", una festa commemorativa israeliana in onore della conquista di Gerusalemme dopo la Terza Guerra del Medio Oriente, nel 1967. Secondo il calendario ebraico, quest'anno, la festa è ricorsa il 17 maggio.

Ogni anno, durante la "Giornata di Gerusalemme", ci sono manifestazioni in grande stile alle quali partecipano soprattutto i giovani ebrei, che attraversano le zone musulmane dei quartieri vecchi di Gerusalemme e arrivano nella loro "Terra Santa", alle Mura Occidentali. Questa serie di manifestazioni hanno provocato, di tanto in tanto, grandi contrasti e conflitti con la popolazione palestinese.

Nel corso della conferenza parlamentare straordinaria del 19 maggio è passata una serie di risoluzioni riguardanti Gerusalemme, tra cui figurano i piani per lo sviluppo economico per i prossimi cinque anni, il miglioramento delle infrastrutture cittadine, il lavoro di preparazione per il 50esimo anniversario, nel 2017, della conquista di Gerusalemme da parte di Israele, insieme ad altre attività.

Il discorso di Netanyahu ha suscitato forti critiche in Palestina. Un funzionario palestinese di alto livello, Ashraf Khatib, ha affermato di non essere sorpreso dell'intervento del primo ministro isreaeliano.

"Chiaramente, Netanyahu ha di nuovo dato conferma che l'operato del suo governo e di quelli precedenti mira alla violazione della Legge Internazionale e, a lungo termine, alla conquista della Palestina. Quanto ha detto e le misure che ha adottato, non fanno altro che danneggiare la possibilità di realizzazione del programma di pace tra i due paesi."

Nella tarda serata dello stesso giorno, mentre venivano scattate le foto ufficiali del nuovo governo israeliano, Netanyahu ha affermato che farà tutto il possible per raggiungere un accordo con la Palestina che garantisca la sicurezza d'Israele, e giorni fa aveva comunicato la sua  speranza di dare nuovamente il via al processo di pace.

Khatib ha affermato che Israele, nel corso delle trattative, non ha fatto altro che prendere tempo per procedere alla costruzione di colonie e continuare con altri progetti illegali.

"Netanyahu ha espresso la sua intenzione di continuare con le trattative di pace, e questo sembra proprio un bello scherzo. Quello che ha fatto, è totalmente in contrasto con quanto dice, e ogni sua singola azione è contro la Legge Internazionale. Non si potrà procedere alle trattattive se la parte israeliana non interromperà la costruzione di insediamenti, il daneggiamento delle abitazioni dei palestinesi, costringendoli a lasciare le loro case. La comunità internazionale non deve essere mai più presa in giro dalle parole di Netanyahu."

Khatib ha affermato che la comunità internazionale deve guardare ad Israele con un atteggiamento responsabile, perché questo è molto importante per risolvere la questione palestinese.

 

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