Onu: economia Asia-Pacifico crescerà ancora
  2015-05-15 17:52:31  cri

Il 14 maggio, la Commissione economica e sociale per l'Asia e il Pacifico delle Nazioni Unite (ESCAP) ha reso noto… a Bangkok un rapporto in cui afferma che la crescita economica della regione Asia-Pacifico nel 2015 sarà ancora migliore rispetto alle altre zone del pianeta, ma i problemi strutturali opporranno un grande ostacolo allo sviluppo dell'area. L'ESCAP ritiene inoltre che la ricerca di uno sviluppo che includa aspetti quali l'economia, la società e l'ambiente costituisce la chiave per la realizzazione di un arricchimento sostenibile della regione.

Il rapporto dell'indagine sullo sviluppo economico e sociale della regione Asia-Pacifico dell'ESCAP prevede che la crescita economica della regione nel 2015 sarà pari al 5,9%, solo lo 0,1% in più rispetto al dato del 2014. La vice segretaria generale delle Nazioni Unite e segretaria esecutiva dell' ESCAP, Shamshad Akhtar ha spiegato che la debole ripresa delle principali economie e le prospettive incerte dello sviluppo economico globale stanno esercitando non poca pressione sullo sviluppo economico della regione Asia-Pacifico. Tuttavia, il principale fattore che ha limitato la crescita economica dell'area ha origini interne:

"La causa principale del rallentamento della crescita economica della regione Asia-Pacifico è da ricercare al suo interno. Per esempio, soprattutto in alcuni Paesi che hanno redditi bassi e necessità particolari, l'adeguamento strutturale non è stato realizzato nei tempi opportuni. Inoltre, il valore aggregato dei sistemi economici la cui crescita è trainata dall'esportazione del greggio ha sempre costituito il 15% del Pil della regione, ma nel 2015, si prevede che esso diminuirà fino al 3%. Questi sono elementi che frenano pesantemente la crescita economica. "

Il rapporto prevede inoltre che nel 2015 la crescita economica della Cina sarà del 7% e afferma che nel 2014, il governo cinese ha ribadito l'obiettivo di realizzare la "nuova normalità" della crescita economica e uno sviluppo sostenibile e che ha esercitato un'azione politica concreta per il controllo dell'inquinamento atmosferico e della riduzione del divario del reddito. Akhtar ha commentato che la Cina rappresenta attualmente il 47,7% dell'intera economia della regione Asia-Pacifico e l'adeguamento della strategia cinese di sviluppo economico ha un'importanza decisiva per la crescita economica della regione.

"La situazione della Cina è un altro elemento che esercita un considerevole impatto sulla crescita economica della regione Asia-Pacifico. Il Pil del Paese occupa il 40% dell'intera area. Le misure di riequilibrio economico adottate dal governo cinese per regolare gli squilibri strutturali, inclusa l'attuazione del bilanciamento dei pagamenti e lo sviluppo coordinato di società e ambiente, ha già modificato il tragitto dello sviluppo cinese e ha messo il Paese nelle condizioni di perseguire un percorso di sviluppo sostenibile e di alta qualità."

Il documento indica allo stesso modo che, a causa di circostanze limitanti come lo scarso livello di sviluppo delle infrastrutture e l'eccessiva dipendenza dal prezzo delle materie prima di parte delle economie della zona, il potenziale di crescita della regione Asia-Pacifico attende ancora di essere impiegato appieno. In settori come i trasporti, l'energia e la sanità, c'è un urgente bisogno di creazione di infrastrutture. Gli investimenti totali in infrastrutture della regione richiedono una somma che oscilla fra gli 800 e i 900 miliardi di dollari all'anno. Akhtar ha affermato che un'accelerazione della loro realizzazione fornirebbe un forte impulso allo sviluppo economico dell'area.

 

"L'accelerazione degli investimenti infrastrutturali è decisiva. I dati mostrano che ogni punto percentuale di Pil destinato alle infrastrutture è in grado di trainare una crescita regionale che può raggiungere lo 0,25% e fornisce inoltre uno stimolo all'occupazione. Per esempio, creerebbe 340mila posti di lavoro in India e 700 mila in Indonesia. "

Nell'analisi dell'ESCAP si affronta infine il problema della disomogeneità dello sviluppo della regione. Sotto questo aspetto, il rapporto ha raccomandato in particolare che lo sviluppo economico sia coordinato con quello sociale ed ambientale e che si realizzi quindi una crescita inclusiva. Un esempio a questo proposito è costituito dalla riduzione della sperequazione tra i cittadini urbani e rurali per quanto riguarda educazione, sanità, occupazione e reddito. Akhtar ha affermato che la ricerca di uno sviluppo che abbracci economia, società e ambiente è fondamentale per la realizzazione di una ricchezza sostenibile per l'area.

"È molto importante perseguire una crescita inclusiva per la regione. La crescita economica è necessaria, ma ciò non vuole dire che lo sviluppo si limiti ad essa. Chi estende le politiche deve inserire sia la crescita inclusiva che lo sviluppo sostenibile all'interno delle strategie di sviluppo. "

  

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