Il 18 aprile, è naufragata nelle acque del Mediterraneo un'imbarcazione con a bordo circa 700 clandestini, in viaggio dalla Libia alla volta delle coste italiane. Il giorno seguente un'altra barca, carica di 200 clandestini è affondata nelle acque vicino alla Grecia. Queste tragedie sono state seguite con grande attenzione dalla comunità internazionale.
Il 20 aprile si è tenuta una riunione congiunta dei ministri degli Esteri e degli Interni dei paesi membri dell'Ue, durante la quale è stato presentato un piano in dieci punti per affrontare l'emergenza immigrazione. Tra questi punti figurano il rafforzamento delle operazioni Triton e Poseidon nel Mediterraneo - che vedrebbero circa un raddoppiamento dei fondi e dei mezzi stanziati - delle iniziative sistematiche per catturare e distruggere le imbarcazioni usate dai trafficanti, e la registrazione delle impronte di tutti i migranti dei paesi membri dell'Ue.
Il 20 aprile, il premier italiano, Matteo Renzi, ha affermato che i paesi europei devono compiere uno sforzo sistematico per colpire i trafficanti di uomini".