Il 30 marzo, il portavoce dell'esercito saudita ha affermato che oltre al bombardamento gli aeroporti, hanno preso il controllo dello spazio aereo yemenita e di tutti i porti del paese per impedire agli Huthi, gruppo militare sciita dello Yemen, di trasportare armi e soldati via mare.

Lo stesso giorno, il Ministero della Difesa nazionale dello Yemen ha affermato che nelle prime ore della mattina dello stesso giorno, durante i bombardamenti sauditi sui ribelli Huthu, è stato erroneamente colpito un campo profugo della provincia di Hajjah, nell' ovest-nord di Yemen, provocando almeno 40 morti e oltre 250 feriti. In precedenza, nel bombardamento aereo delle prime ore della mattina del 26 marzo, l'Arabia Saudita ha erroneamente colpito una zona civile nei pressi dell'aeroporto internazionale del capitale dello Yemen, Sanaa, provocando almeno 25 morti.