Secondo l'annuncio pubblicato alle prime ore del 23 marzo dall'Ufficio del primo ministro di Singapore, l'ex premier del Paese Lee Kuan Yew è morto a 91 anni.

Nato nel settembre del 1923, Lee Kuan Yew ha ricoperto la carica di primo premier di Singapore all'età di 36 anni, rimanendo in carica dall'inizio dell'indipendenza nel 1959 fino al 1990. In seguito alla sua dimissione dalla carica di premier, egli ha ricoperto la carica di ministro anziano e di ministro mentore fino al maggio del 2011. Sotto la guida di Lee Kuan Yew, il padre della patria, la Singapore originariamente povera di risorse nonché territorialmente limitata è riuscita a evolvere da paese del terzo mondo a paese del primo mondo, diventando inoltre un modello riconosciuto a livello mondiale per il proprio governo anti-corruzione, economia fiorente, popolo armonioso e meraviglioso ambiente naturale.

In realtà, trovandosi nel 1965 a dover risollevare la piccola Singapore appena separatasi dalla Malesia, priva di risorse e minacciata dalle potenze straniere, Lee Kuan Yew era molto preoccupato. Il suo annuncio tra le lacrime dell'indipendenza del Paese fu l'unica occasione in cui pianse in pubblico.

"Nel corso di tutta la mia età adulta ho sempre nutrito la speranza che Singapore e la Malesia potessero essere unite. Questo per la vicinanza tra i due popoli dovuto alla posizione geografica, lo sviluppo economico collegato e i rapporti familiari tra i due Paesi."

Tuttavia, Lee Kuan Yew, tenace e sempre pronto ad affrontare le difficoltà a testa alta, è riuscito a guidare il popolo di Singapore lungo la dura strada di costruzione del Paese. Nell'affrontare questo piccolo Paese composto da diverse etnie, Lee Kuan Yew ha affermato:

"Costruiremo un esempio, il Paese appartiene a tutti noi. Costruiremo un Paese partendo dal fango, la cui società sarà esemplare e multietnica. Non abbiamo paura di nulla!"

In seguito, Lee Kuan Yew ha promosso positivamente la riforma e lo sviluppo economico, stabilendo contatti economici con numerosi paesi e incorragiando l'ingresso degli investimenti stranieri. Lee Kuan Yew ha al contempo inaugurato una serie di politiche sociali adatte allo sviluppo di questo piccolo Paese, tra cui il sistema delle abitazioni composte, l'istituzione di un fondo pubblico centrale, la costruzione dell'Ufficio anti-corruzione, la riforma dell'educazione, e altre politiche, rendendo Singapore uno dei paesi più ricchi in Asia nel giro di trenta anni.

Nel corso della sua vita, Lee Kuan Yew ha avuto non poche divergenze: una di queste è stata quella concernete i valori asiatici, a proposito della quale egli ha avanzato la convinzione che i paesi asiatici non debbano agire seguendo i valori dei paesi occidentali.

Tre quarti della popolazione di Singapore è di origine cinese, il che lega indissolubilmente il Paese alla Cina. Dopo la riforma e apertura all'estero della parte cinese, lo scambio bilaterale è diventato sempre più frequente. Lo stesso Lee Kuan Yew ha mostrato un ottimismo crescente sulla prospettiva economica cinese. Egli ha affermato che l'ideatore generale della riforma e apertura all'estero della Cina, Deng Xiaoping, è stato uno dei leader da lui più rispettati, ed ha così commemorato la visita di Deng Xiaoping a Singapore nel 1978:

"Quella sera, Deng Xiaoping era seduto accanto a me assieme al suo interprete. Egli si congratulò con me, e quando io gliene chiesi la ragione, lui mi rispose che avevo costruito una splendida città-giardino. Gli dissi che si trattava soltanto di un piccolo passo di una piccola città, e che qualsiasi cosa noi eravamo in grado di fare, anche la Cina poteva farla, e meglio. Furono parole che non dimenticò mai. Nel famoso discorso del 1992 pronunciato durante la sua visita nella Cina meridionale, egli affermò che la Cina doveva imparare dal mondo e in particolare da Singapore, un Paese con un'ottima disciplina e organizzazione sociale. La Cina dovrebbe considerare Singapore un punto di riferimento, e replicare il suo esempio in maniera ancora migliore."

Nel 2000, nel suo libro di memorie, Lee Kuan Yew ha indicato che la Cina possiede la potenzialità di realizzare l'obiettivo di diventare un'economia modernizzata entro il 2050. La Cina potrebbe diventare il più potente Paese commerciale e svolgere un ruolo importante negli affari internazionali.