Il 18 marzo a Mosca, il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che l'approvazione dell'emendamento sullo status speciale da parte del Parlamento ucraino è una "grave violazione delil nuovo accordo di Minsk", e "ha essenzialmente riscritto l'accordo".

Il 17 marzo, il Parlamento ucraino ha votato a favore dell'emendamento allo status speciale proposto dal presidente Poroshenko, secondo il quale, le elezioni si terranno soltanto "dopo il ritiro di tutti gli armamenti illegali e il personale militare dal territorio dell'Ucraina" e quando le attività elettorale potranno svolgersi "senza interferenze illecite". Le elezioni devono tenersi sotto la supervisione degli osservatori dell'Osce e di altre organizzazioni internazionali.