Cina: salgono a quattro le zone di libero scambio
  2015-03-13 20:44:42  cri

Con l'approvazione di tre zone di libero commercio nel Guangdong, Tianjin e Fujian che si aggiungono a quella di Shanghai inaugurata nel settembre del 2013, la Cina ha già iniziato a dare forma alla distribuzione di ben quattro zone di libero scambio dal sud al nord del Paese. Secondo quanto appreso, le tre zone di nuova istituzione saranno inaugurate dopo la chiusura delle "Due Sessioni". Diversi membri dell'Assemblea Popolare Nazionale e della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese, presenti a Beijing per prendere parte alle due riunioni, hanno affermato a più riprese che la creazione di quattro zone di libero commercio dimostra che l'apertura verso l'estero della Cina ha ingranato una nuova marcia.

A solo un anno dalla sua costituzione, la zona sperimentale di libero scambio di Shanghai, la prima ad essere istituita, ha visto l'apertura di più di 12 mila imprese, un numero superiore al totale delle imprese nella zona franca esistente nei 20 anni precedenti. Fra le nuove imprese, più del 10% sono a capitale straniero. Quando il Consiglio di Stato cinese ha deciso di stabilire altre tre zone di libero scambio nelle aree speciali di Guangzhou, Tianjin e Fujian, le zone di libero scambio sono nuovamente tornate al centro dell'attenzione. Guo Guangchang, membro della CCPPC e presidente del Shanghai Fosen Group, ha detto:

"Spero che si velocizzi la costruzione delle zone di libero scambio e che si intensifichi l'apertura verso l'estero. Bisogna creare un canale preferenziale per incentivare il rientro dei progetti all'estero delle imprese cinesi, perché l'obiettivo dei nostri investimenti all'estero è introdurre meglio in Cina le risorse straniere. "

Secondo Guo Guangchang, se le imprese già spostatesi all'estero potessero ritornare agevolmente tramite le zone di libero scambio, ciò gioverebbe allo sviluppo delle imprese e all'integrazione della Cina nell'economia globale.

"Le zone di libero scambio svolgono un ruolo importante poiché fungono da precursore delle riforme e da avanguardia dell'apprendimento istituzionale. Pertanto, speriamo che alcune pratiche ed esperimenti sulle imprese straniere in cui investiamo, come la libera circolazione dei capitali e operazioni di autorizzazione più snelle, possano essere realizzati preventivamente all'interno delle zone di libero scambio. A mio parere, l'esperienza di queste zone fornirà un modello utile per una migliore integrazione della Cina nell'economia globale."

Presentando il rapporto sul lavoro del governo di quest'anno, il premier cinese Li Keqiang ha indicato la necessità di promuovere la costruzione delle quattro zone sperimentali di libero scambio, facendo sì che diventino le punte di diamante delle riforme e delle aperture, ciascuna con le proprie caratteristiche.

"Bisogna ampliare le aperture nell'entroterra e lungo i confini, promuovere il progresso dell'innovazione delle zone di sviluppo economico e tecnologico e aumentare il livello di sviluppo delle zone di cooperazione economica di frontiera e transnazionali. È necessario promuovere attivamente la creazione delle zone sperimentali di libero scambio di Shanghai, Guangdong, Tianjin e Fujian, diffondendo le esperienze rodate così che, mantenendo le porprie peculiarità, queste zone fungano da teste di ponte delle riforme e delle aperture"

Secondo quanto illustrato dal membro dell'APN e governatore della provincia del Guangdong, Zhu Xiaozhou, la zona di libero scambio del Guangdong non ricalca del tutto il modello di quella di Shanghai e collegherà il terziario di Hong Kong e Macao, sottolineando il proprio fondamento nell'intensa cooperazione fra Guangdong, Hong Kong e Macao e varando iniziative in tale cornice.

"La caratteristica generale della nostra zona di libero scambio, al pari di quelle di Shanghai, Tianjin e Fujian, consiste nell'apertura verso il mondo. Tuttavia, daremo altresì grande rilievo alla profonda collaborazione esistente fra Guangdong, Hong Kong e Macao. Tutte le politiche sulla cooperazione tra Guangdong, Hong Kong e Macao che saranno varate in futuro, verranno preventivamente sperimentate all'interno della zona di libero scambio. Abbiamo già presentato le nostre opinioni preliminari su un'apertura profonda di Hong Kong e Macao: oltre al piano generale sulle aperture verso il mondo, abbiamo proposto misure mirate per l'ampliamento dell'apertura di queste due regioni, che coprono importanti ambiti di cooperazione come finanza, trasporti, servizi commerciali, culturali e sociali."

Secondo quanto reso noto, ciascuna delle tre zone di libero scambio di prossima istituzione esibisce orientamenti e caratteristiche unici: quella di Tianjing mira alla finanza offshore e al leasing finanziario con ricadute su Beijing, Tianjin e Hebei e si interseca con l'Accordo di libero scambio fra Cina e Corea del Sud; quella del Fujian è rivolta invece allo sviluppo del commercio con Taiwan e l'ASEAN.

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