APN: al via revisione norme sul processo legislativo
  2015-03-09 17:43:25  cri

L'8 marzo, circa 3000 deputati dell'Assemblea Popolare Nazionale cinese hanno ascoltato la presentazione della bozza di modifica della legge che regola la procedura legislativa. Si tratta della prima volta che la XII APN discute un disegno di legge da quando si è insediata due anni fa. Se la norma verrà approvata, diventerà la prima legge cinese del 2015.

Fra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, il ministero delle Finanze ha aumentato tre volte nell'arco di due mesi l'imposta sul gas, suscitando contestazioni da parte dell'opinione pubblica. Ciò ha portato l'autore televisivo Zhao Dongcen, deputato all'APN, a fare appello per una maggiore chiarezza normativa in materia fiscale.

Il pomeriggio dell'8 marzo, illustrando all'Assemblea la bozza di revisione della legge che regola l'esercizio della funzione legislativa, anche il vice presidente del comitato permanente dell'APN, Li Jianguo, ha fatto riferimento alla definizione della normativa fiscale.

"La proposta di modifica chiarisce che le regole fondamentali che governano l'imposizione fiscale, la detassazione e la riscossione delle imposte possono essere sancite soltanto attraverso la legge."

Tra le attuali 18 forme di tassazione attualmente in vigore in Cina, solo l'imposta del reddito delle persone fisiche, quella sul reddito delle imprese e la tassa su automobili e imbarcazioni vegono stabilite dall'APN, mentre le restanti 15 vengono regolate da disposizioni provvisorie del Consiglio di Stato. Secondo Zhao Dongcen, è facile che un dipartimento amministrativo da cui dipenda sia l'applicazione che la definizione delle imposte agisca in modo arbitrario.

Quanto alle modalità con cui l'APN potrebbe recuperare il proprio potere normativo, durante una conferenza stampa tenuta in questi giorni, la portavoce dell'APN, Fu Ying ha osservato:

"Da questo momento, l'introduzione di una nuova tassa deve derivare dalla normativa fiscale formulata dall'APN e dal suo comitato permanente. Ogni modifica ad articoli dell'ordinamento fiscale vigente deve assurgere al rango di legge. Gli altri articoli che disciplinano la riscossione delle tasse, dovranno essere gradualmente trasformati in leggi, in base al loro differente grado di urgenza. L'obiettivo generale è estendere completamente l'applicazione dei principi della definizione della normativa fiscale entro il 2020."

Nell'ambito più generale della revisione della procedura legislativa, sono numerosi i settori che, al pari della fiscalità, sono accomunati dall'attuale bisogno di profonde riforme in Cina. L'attuale legge che regola l'esercizio della funzione normativa è entrata in vigore nel 2000. Essendo la norma fondamentale che disciplina la procedura standard di approvazione delle leggi, un fattore principale della sua modifica consiste nel determinare il rapporto tra riforme e legiferazione, in modo da far esercitare a quest'ultima il proprio ruolo di guida e impulso e assicurare il fondamento legislativo delle grandi riforme.

Per promuovere le riforme, è necessaria la garanzia di una buona legislazione. Ma nella pratica, il loro andamento è stato influenzato dalla legalizzazione degli interessi dei dipartimenti. Il vice rettore dell'Università di Scienze Politiche e Legali della Cina, Ma Huaide, ha affermato:

"Fra le oltre 240 leggi approvate dall'APN e attualmente vigenti, oltre il 90% è stato predisposto o elaborato da dipartimenti governativi. Benché queste norme abbiano ricevuto l'approvazione finale dall'APN, è estremamente difficile che molte di esse siano scevre dagli interessi di questi dipartimenti" .

La revisione della procedura legislativa ha ribadito il ruolo principale dell'APN nell'esercizio della funzione normativa, rafforzando il suo controllo e la sua pianificazione da parte dell'Assemblea attraverso la programmazione legislativa e il piano legislativo annuale. Oltre a ciò, la regolamentazione del potere del governo è un altro aspetto centrale di questo processo di revisione.

Tramite questa revisione, si mira ad espandere il numero dei centri che godono di un potere normativo locale dalle attuali 49 città medio grandi a 284 città distrettuali. Contemporaneamente al decentramento del potere, la bozza stabilisce anche i limiti del potere normativo locale, determinando che questo rimanga circoscritto all'amministrazione urbana e rurale, ai servizi pubblici, alla tutela ambientale e dei beni storici e culturali. Inoltre saranno le sezioni provinciali dell'APN a concedere gradualmente questo potere, in base a fattori come la popolazione del distretto, e l'esigenza e capacità normativa.

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