La mattina del 5 marzo si è aperta presso il palazzo dell'Assemblea del Popolo la terza sessione della XII Assemblea Popolare Nazionale cinese. Circa 3000 deputati dell'APN sono stati incaricati dal popolo di prendere parte ai lavori per assolvere ai sacri doveri che sono loro conferiti dalla Costituzione e dalle leggi.

Secondo il calendario della sessione, il premier cinese Li Keqiang ha presentato, a nome del Consiglio di Stato, il rapporto di lavoro del governo, che si articola in sei parti: il resoconto dei lavori del 2014, la programmazione generale per il 2015, la promozione approfondita delle riforme e delle aperture, l'impulso coordinato ad una stabile crescita economica e all'ottimizzazione delle strutture economiche, il proseguimento degli stimoli finalizzati al miglioramento della vita della popolazione e alla costruzione del tessuto sociale, il concreto rafforzamento della costruzione del governo stesso.

Il rapporto presenta in modo concreto ed esaustivo l'agenda 2015 del governo cinese che comprende:

1 Per quanto riguarda la programmazione generale del 2015, mantenere una crescita del Pil di circa il 7% e un tasso di aumento dei prezzi al consumo del 3%, mirando al doppio obiettivo del mantenimento di una crescita medio-alta e di un avanzamento verso un livello economico medio-alto.

2 A proposito di riforme e aperture: cancellare e riassegnare un certo numero di progetti approvati dall'amministrazione ed annullare tutti quelli privi di autorizzazione amministrativa, instaurare un sistema di assicurazione sui risparmi.

3 Per la stabilizzazione della crescita e l'adeguamento delle strutture economiche: avviare la realizzazione di un nuovo pacchetto di progetti di ingegneria, continuare a stimolare l'innovazione, favorire un'integrazione profonda fra industrializzazione e informatizzazione, promuovere il sano sviluppo delle reti internet di commercio, industria e finanza elettronici, guidare le imprese online a piazzarsi sul mercato internazionale.

4 Nell'ambito della vita della popolazione e della società: applicare il piano di incentivo all'occupazione dei laureati e spingerli verso impieghi di base, estendere l'applicazione del sistema di assistenza temporanea, avviare la gestione dell'inquinamento ambientale da parte di terzi, completare la legiferazione in materia di tasse ambientali.

5 In riferimento alla costruzione del governo: estendere l'applicazione del sistema di responsabilità amministrativa sull'applicazione della legge, punire severamente qualsiasi atto corruttivo.

6 Per quanto riguada gli affari etnici, religiosi e dei compatrioti all'estero: persistere e completare il sistema di autonomia amministrativa delle zone etniche, aumentare il sostegno alle zone meno sviluppate abitate dalle minoranze, tutelare e sviluppare le migliori tradizioni culturali delle minoranze e i villaggi caratteristici.

7 Nel campo della costruzione della difesa nazionale: pianificare e ponderare con attenzione i preparativi per la lotta militare in vari settori, mantenere una difesa stabile dei confini territoriali, marittimi e aerei, potenziare la realizzazione di ricerche scientifiche a scopo difensivo e su armamenti di alta o nuova tecnologia, sviluppare l'industria tecnico-scientifica applicata alla difesa nazionale.

8 Sul fronte dei rapporti tra il continente e Hong Kong, Macao e Taiwan: supportare con decisione i capi esecutivi delle regioni ad amministrazione speciale di Hong Kong e Macao e il legittimo esercizio del potere amministrativo, consolidare il mantenimento dei rapporti fra le due sponde nell'ambito del "Consenso del 1992" e opporsi all' "indipendenza di Taiwan", proseguendo nella giusta direzione dello sviluppo pacifico dei rapporti tra le due sponde.

9 In ambito diplomatico: salvaguardare risolutamente la sovranità, la sicurezza, lo sviluppo e gli interessi della nazione, proteggere gli interessi legittimi dei cittadini e delle persone giuridiche cinesi all'estero, agevolare l'avvio di un nuovo modello di rapporti internazionali basati sulla cooperazione e sul mutuo vantaggio, costruire un quadro sano e stabile di rapporti fra grandi potenze, intensificare la solidarietà e la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, salvaguardando gli interessi comuni.