Cina: riforma agraria pilota in 33 distretti amministrativi
  2015-02-26 20:00:49  cri

 

Il 25 febbraio, il Comitato permanente dell'Assemblea popolare nazionale – organo legislativo cinese – ha indetto una conferenza di routine per esaminare la bozza di decisione, la cui autorizzazione è stata richiesta dal Consiglio di Stato cinese, sulla modifica temporanea dell'applicazione delle normative nel distretto di Daxing a Beijing e in altre 32 regioni amministrative a livello di distretto. In caso di approvazione, la bozza sarà in grado di offrire protezione giuridica alle regioni pilota nella promozione dell'espropriazione dei terreni rurali, e potrà inoltre essere d'ausilio per l'ingresso nel mercato dei terreni edificabili a gestione collettiva e per la riforma del sistema di gestione dei poderi famigliari. Verranno di pari passo svolti completamente anche i lavori di riforma pilota dei terreni rurali. Secondo l'analisi degli esperti, questo turno di riforma del sistema dei terreni rurali darà più diritti di proprietà ai contadini.

La riforma rurale è parte importante della riforma complessiva promossa dalla Cina. Durante la terza sessione plenaria del 18° Congresso Nazionale del Pcc, si è deciso di effettuare la riforma per l'espropriazione della terra rurale, l'ingresso nel mercato dei terreni edificabili a gestione collettiva e il sistema dei poderi di famiglia. Al fine di attuare le disposizioni pertinenti, la Cina condurrà i lavori pilota in tutto il Paese, includendo le disposizioni pertinenti della legge vigente. Stando ai requisiti generali, secondo i quali "le riforme importanti devono avere base giuridica", il Consiglio di Stato cinese è tenuto a presentare al Comitato permanente dell'APN la relativa richiesta di autorizzazione.

Per effettuare l'ingresso pilota nel mercato dei terreni edificabili a gestione collettiva, il Consiglio di Stato ha presentato al Comitato permanente dell'APN la richiesta di autorizzazione per la sospensione temporanea dell'attuazione di disposizioni quali il diritto di utilizzo dei terreni edificabili collettivi con il divieto di vendita, parte della legge di gestione dei terreni e della legge di gestione degli immobili urbani, al fine di permettere ai terreni edificabili a gestione collettiva rurale di entrare nel mercato in base alle condizioni stabilite, e per aiutarli ad avere lo stesso diritto di utilizzo e lo stesso prezzo dei terreni edificabili di proprietà statale. In merito, il ministro del Territorio e delle Risorse cinese, Jiang Daming, ha affermato:

"Nelle regioni amministrative pilota, soltanto ai terreni edificabili a gestione collettiva è permesso entrare nel mercato, mentre quelli non operativi non possono accedervi. L'ingresso nel mercato deve essere conforme alle regole, al controllo degli utilizzi e alle condizioni legalmente stabilite. L'ambito del mercato è limitato allo stock di terra. Inoltre, si stabiliscono le regole di negoziazione del mercato e viene migliorato il sistema di regolamentazione e dei servizi correlati a pianificazione, investimenti, finanza, fiscalità e revisione."

Il direttore del Dipartimento di ricerca sull'Economia Rurale del Centro di ricerca e sviluppo del Consiglio di Stato cinese, Ye Xingqing, ha affermato che l'ingresso nel mercato dei terreni edificabili a gestione collettiva rurale faciliterà la raccolta di fondi da parte delle organizzazioni economiche collettive e darà più diritti di proprietà ai contadini. Tuttavia, Ye Xingqing, ha anche sottolineato che sui terreni collettivi rurali non verrà legalizzata la costruzione di case con diritto di proprietà limitata.

"I terreni edificabili a gestione collettiva facenti ingresso nel mercato costituiscono in parole povere il deposito dei terreni di proprietà delle imprese comuni. In tutto il paese, ci sono circa 42 milioni di mu (unità di misura cinese equivalente a 666,7 metri quadrati). Stando all'attuale legge di gestione dei terreni, il diritto di utilizzo dei terreni collettivi non può essere venduto, affittato, utilizzato per la costruzione non agricola, andando così a influenzare l'efficienza delle risorse del territorio. Quando sono in grado di entrare nel mercato, le organizzazioni economiche collettive possono chiedere un mutuo ipotecario con il diritto di utilizzo dei terreni edificabili a gestione collettiva, il che aiuta le organizzazioni a raccogliere fondi, migliora l'efficienza di utilizzo dei terreni di deposito ed è un grande bonus per la crescita economica. Dopo l'ingresso nel mercato, il loro utilizzo è ancora limitato. I terreni possono essere utilizzati nell'industria, nel commercio, e nei servizi, ma non nello sviluppo di edifici commerciali residenziali. Questo significa che le case con il diritto di proprietà limitata, costruite sui terreni collettivi, non saranno legalizzate attraverso la riforma agraria."

A seguito della promozione dell'urbanizzazione, negli ultimi anni molti contadini sono stati costretti ad abbandonare il proprio podere di famiglia. In merito, Jiang Daming, ha affermato che l'abbandono del proprio podere di famiglia nelle regioni amministrative pilota sarà attuata sulla base della volontà dei proprietari e dietro compenso.

"Al giorno d'oggi, le regioni amministrative pilota non possono utilizzare l'abbandono del diritto di utilizzo del podere di famiglia come condizione per stabilirsi in città. L'abbandono dal podere di famiglia sarà attuato su base volontaria e dietro compenso. Il trasferimento è limitato solo all'interno delle proprie organizzazioni economiche collettive. Alla gente di città è vietato acquistare in campagna terreno per la costruzione di case, il che può portare al problema di contro-urbanizzazione."

In base ai regolamenti della bozza, i lavori pilota delle riforme pertinenti verranno avviati prima del 31 dicembre 2017, e aderiranno al principio "funzionamento chiuso e rischi controllabili", e al fatto che non verrà apportato cambiamento alla natura dei terreni di proprietà pubblica, non verrà superata la linea rossa dei terreni coltivabili, e non verranno danneggiati gli interessi dei contadini, persistendo per aderire alla realtà dei fatti e adottando misure in base alle condizioni locali.

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