Wang Yi ha affermato che quest'anno ricorre il 70º anniversario della vittoria della Guerra Anti-fascista e della fondazione dell'Onu. La parte cinese ha proposto tale dibattito pubblico del Consiglio di Sicurezza con due obiettivi: il primo è prendere lezione dalla storia, rinnovando la ferma promessa sulla finalità e i principi della "Carta dell'Onu"; il secondo è aprire il futuro, esplorando canali efficaci per salvaguardare la pace e sicurezza internazionali sotto la nuova situazione.
Nel giro di un solo giorno, oltre a tenere i dibattiti pubblici, Wang Yi ha anche incontrato gli esponenti politici di vari paesi tra cui il ministro degli Esteri malese Anifah Aman, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, il presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu Sam Kahamba Kutesa, il primo vice ministro serbo Ivica Dacic e il ministro degli Esteri neozelandese Murray McCully, ecc., facendo soffiare un vento del tutto cinese nella sede dell'Onu. La cosa più importante è stata la trasmissione di un messaggio chiaro e importante: la Cina èpartecipante, difensore e riformatore dell'attuale ordine internazionale, ma non è assolutamente uno sfidante.
La popolarità delle proposte della Cina è stata resa evidente dal numero degli attivi oratori provenienti da oltre 80 paesi membri dell'Onu, un numero molto raro nella storia dell' Organizzazione.