Il 30 gennaio, una fonte del dipartimento di sicurezza egiziano ha dichiarato al corrispondente di Xinhua che il numero dei morti nell'attacco con bombardamenti e autobombe verificatosi il 29 nella provincia del Sinai del Nord è aumentato a 33.
Secondo la fonte, i morti comprendono 31 soldati e due civili e attualmente un grande numero di feriti restano ricoverati negli ospedali del Cairo. Secondo quanto riportato dai media locali, l'organizzazione "Sostenitori di Gerusalemme" che svolge principalmente attività nella penisola egiziana del Sinai e ha giurato fedeltà allo "Stato Islamico" ha già rivendicato l'attentato.