Gauck: discorso per il 70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz
  2015-01-28 17:36:11  cri

Il 27 gennaio, il parlamento della federazione tedesca ha tenuto un'attività commemorativa per il 70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, in occasione della quale il presidente del Paese Joachim Gauck ha pronunciato un discorso, ribadendo che tutti i tedeschi devono commemorare le vittime nel massacro, e che " chi non riconosce Auschwitz non può dirsi un vero tedesco.

Il 27 gennaio è ricorsa la giornata commemorativa del 70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, in occasione della quale il parlamento della federazione tedesca ha convocato una conferenza specializzata per commemorare le vittime uccise dai nazisti tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Il presidente tedesco Joachim Gauck, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il gabinetto governativo e tutti i membri del parlamento hanno presenziato questa conferenza specializzata, nel corso della quale Gauck ha pronunciato il suo discorso, ribadendo che chi non riconosce Auschwitz non conosce la propria identità tedesca.

" Chi non riconosce Auschwitz, non conosce bene la sua identità tedesca! Tutti i cittadini tedeschi hanno il dovere di commemorare le vittime uccise nel massacro."

Il 27 gennaio 1945, l'armata rossa dell'Unione Sovietica liberò il campo di concentramento di Auschwitz, salvando circa 7mila sopravvissuti. Nei cinque anni primi della liberazione, i nazisti tedeschi uccisero circa 1,1 milioni di persone nel campo, la maggior parte dei quali ebrei. In merito a questa pagina storica di sanguinoso massacro, Gauck ha indicato che i tedeschi, e soprattutto i giovani tedeschi, devono avere una conoscenza approfondita della storia suddetta e trarne esperienze e lezioni.

" Finché avrò vita, vivrò nel pentimento e nell'introspezione, riflettendo su come una cultura degna d'onore quale quella tedesca abbia potuto partorire un crimine antiumanitario talmente mostruoso. Nonostante l'attuale governo abbia spiegato e gestito la storia in maniera approfondita, ottenendo il consenso e della comunità internazionale, non ho modo di trovare pace, né di comprendere la generazione precedente. Questo errore storico e culturale (indicato come periodo nazifascista) è ormai diventato parte dell'identità del popolo tedesco, e verrà per sempre ricordato dal popolo della Germania. Chi intende vivere correttamente non può negare quanto accaduto."

Nel 1970, a Varsavia in Polonia, il premier della Germania dell'ovest Willy Brandt porse le sue scuse inginocchiato sul cenotafio delle vittime della seconda guerra mondiale, muovendo la comunità internazionale che gli conferì il premio Nobel per la pace. A novembre del 1977, il premier Helmut Schmidt si recò al campo di concentramento di Auschwitz in Polonia per esprimere il proprio rincrescimento, dando nuovamente un esempio dell'introspezione degli alti funzionari tedeschi. Nel gennaio del 1995, il presidente Roman Herzog divenne il primo presidente tedesco a esprimere rammarico nel campo di concentramento di Aushwitz. Nel 1996, Roman Herzog decretò il 27 gennaio quale giornata commemorativa nazionale delle vittime del massacro nazifascista. Da allora, in quella data, il governo tedesco tiene ogni anno attività commemorative per ricordare le vittime uccise dai nazisti tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale. Tuttavia, Gauck ritiene ciò non sufficiente. Egli ha invitato il popolo a trarre lezione dal passato, realizzando una convergenza armonica tra le diverse culture e religioni.

" Quello che dobbiamo continuare a fare oggi è continuare a opporci a tutte le forme di violenza e a tutto ciò che esce dagli schemi, garantendo una casa sicura a tutti coloro rifugiatisi in Germania per sfuggire a persecuzioni, guerre o attentati terroristici."

Al termine del discorso parlamentare, Gauck partirà per Auschwitz in Polonia per svolgere attività commemorative locali.

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