La mattina del 25 gennaio, il premier giapponese Shinzo Abe ha confermato che l'immagine pubblicata online in cui viene mostrata la decapitazione di un ostaggio giapponese da parte dell' "ISIS" risulta "fortemente verosimile", ed ha richiesto ai rapinatori di liberare immediatamente l'altro ostaggio Kenji Goto.

La notte del 24 gennaio, l'"ISIS" ha pubblicato un'immagine online, in cui compare l'ostaggio giapponese Kenji Goto rapito dall' "ISIS" con in mano una foto della decapitazione dell'altro giornalista giapponese Haruna Yukawa, e con in allegato anche una registrazione da parte dell'ostaggio Kenji Goto ai suoi familiari e al governo giapponese.

Nella registrazione, Goto riferisce che l'"ISIS" ha posto come condizione della sua liberazione la liberazione di un membro femminile dell' "ISIS" imprigionato in Giordania e non più il pagamento di un riscatto. Il premier giapponese Abe ha affermato di non voler fare alcuna dichiarazione in merito, e che sulla base della "priorità della vita" il Giappone intende procedere a una stretta cooperazione con la parte giordana.

Inoltre in una dichiarazione rilasciata all'alba del 25 gennaio, Abe ha detto che il governo giapponese non cederà al terrorismo.