Abu Dhabi: apertarsi la riunione sull'energia araba
  2014-12-22 15:57:11  cri

 

Il 21 dicembre si è tenuta ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, la 10ma riunione sull'energia araba, nel corso della quale i ministri dell'energia dei paesi arabi e parte dei rappresentanti delle organizzazioni internazionali hanno analizzato la causa del continuo calo del prezzo del petrolio e invitato a stabilizzare al più presto il mercato di petrolio. Ecco di seguito il nostro servizio in merito.
 
La riunione sull'energia araba, dal tema "Energia e cooperazione dei paesi arabi", è durata tre giorni. Secondo l'agenda, i rappresentanti, gli esperti e gli studiosi dei vari paesi svolgeranno una discussione sull'attuale situazione del mercato del petrolio e del gas, sul suo impatto sull'industria energetica araba, e su vari temi quali la domanda d'investimento per lo sviluppo energetico dei paesi arabi, l'energia, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile.

Nella cerimonia d'apertura del 21 dicembre, i ministri dell'Energia di molti paesi arabi hanno pronunciato discorsi incentrati sul tema della flessione del mercato del petrolio e del grave calo del prezzo del petrolio globale ormai in corso da giugno scorso, affermando di ritenere che il calo del prezzo del petrolio sia temporaneo e che non indurrà i paesi arabi ad affrontare la minaccia della crisi economica, e che al contrario il mercato del petrolio si ristabilizzerà nel 2015. Nell'intervista, il ministro dell'Energia degli Emirati Arabi Uniti, Mohammad AL-Mazziroei, ha affermato:
    
"Il mercato del petrolio si ristabilizzerà. Invitiamo i paesi membri dell'OPEC a coordinarsi, assumendosi l'incarico di equilibrare il mercato. Se ogni paese potrà rispettare la risoluzione dell'OPEC, ho fiducia che il mercato del petrolio riuscirà a ristabilizzarsi quanto prima.'"
  
Mohammad AL-Mazziroei ha indicato che la principale causa del calo del prezzo del petrolio è l'espansione irresponsabile della capacità produttiva e l'aumento di produzione da parte di alcuni paesi produttori di petrolio al di fuori dell'OPEC. Egli ha espresso l'incalzante necessità di incoraggiare i paesi arabi a investire insieme nel mercato energetico, rafforzando il ruolo dei paesi arabi nel mercato del petrolio mondiale.

Il cancelliere delle risorse petrolifere e minerarie dell'Arabia Saudita, Ali bin Ibrahim Al-Naimi, ha affermato che il calo del prezzo del petrolio internazionale è stato provocato da molti fattori internazionali, tra cui il fattore principale è consistito nella debolezza della crescita economica globale del terzo trimestre, che ha causato un calo della domanda di petrolio. Inoltre, la crescita produttiva di altri tipi di petrolio quali l'olio di scisto ha contribuito a gettare olio sul fuoco. Egli ha detto:
   
"L'Arabia Saudita e gli altri membri paesi dell'OPEC si sono impegnati a equilibrare il mercato del petrolio. Tuttavia gli altri paesi produttori di petrolio al di fuori dell'OPEC non hanno cooperato con quest'ultimo, diffondendo anzi informazioni sbagliate e speculando nel mercato internazionale, tutto ciò ha infine provocato il continuo calo del prezzo del petrolio."

Al-Naimi ha anche indicato che il costo d' estrazione degli altri tipi di petrolio, tra cui l'olio di scisto, è relativamente alta, e che le zone produttive di petrolio a costo elevato non saranno in grado di aumentare continuamente la produzione, il che indurrà infine a una stabilizzazione del prezzo del petrolio internazionale. Al-Naimi ha detto
  
"E' possibile prevedere che le zone produttrici di petrolio a costo elevato non saranno in grado di aumentare continuamente la produzione, e anche i principali paesi produttori di petrolio al di fuori dell'OPEC dovranno riconoscere che soltanto mantenendo un prezzo del petrolio uguale per tutti sarà possibile ricavare profitto. Per il momento, il calo del prezzo globale del petrolio non avrà alcun positivo effetto di stimolo sugli investimenti a lungo termine nel settore energetico. "
  
Secondo quanto appreso, hanno partecipato alla cerimonia del 21 dicembre il segretario generale dell'OPEC, Abdalla El-Badri, i principali funzionari dei paesi arabi esportatori di petrolio e alcuni rappresentanti delle organizzazioni energetiche e delle imprese. Lo stesso giorno, Abdalla El-Badri ha affermato ai media che al momento non è ancora possibile commentare sulla direzione finale del mercato del petrolio e che è necessario aspettare fino alla fine del 2015, soltanto allora sarà possibile comprendere l'impatto sul mercato del petrolio.
   

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