Il 18 dicembre il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una conferenza stampa annuale su vasta scala, rispondendo alle domande dei giornalisti russi e stranieri circa l'economia, gli affari interni e la diplomazia della Russia. Il presidente russo ha affermato che l'economia russa si trova ancora su orbita normale e che sarà in grado di liberarsi dalle difficoltà.

Egli ha osservato che Russia e Cina hanno molti interessi in comune sul palcoscenico internazionale, e che il commercio bilaterale continuerà ad aumentare.

Negli ultimi giorni il tasso di cambio del rublo ha registrato cali disastrosi, il che ha suscitato la preoccupazione per l'economia russa da parte esterna. Putin ha replicato che le attuali difficoltà economiche russe sono state provocate da fattori esterni. Alcuni paesi occidentali hanno imposto sanzioni alla Russia al costo di violare la Carta dell'ONU. Attualmente la congiuntura economico-finanziaria si trova ancora su orbita normale e nel peggiore dei casi la Russia potrà liberarsi dalla crisi economica entro due anni.

Parlando della crisi ucraina Putin ha osservato che la Russia vuole svolgere il ruolo di mediatore nel dialogo politico del paese e promuovere la soluzione quanto più immediata della crisi ucraina, continuando a fornire assistenza agli abitanti dell'est del paese e a garantirne i diritti e gli interessi.

Per quanto riguarda la tensione con i paesi occidentali, Putin ha detto che attualmente il problema principale nel quadro delle relazioni internazionali è dato dal fatto che i paesi occidentali continuano senza sosta ad alzare pareti di isolamento. La Russia affronta da sempre l'esclusione e l'antagonismo proveniente dall'occidente, e continuerà come sempre e con maggiore fermezza a salvaguardare gli interessi statali, cercando di portare avanti relazioni normali con i partner occidentali sulla base del rispetto dei propri diritti e interessi.