Il 13 dicembre ricorre la prima giornata nazionale cinese di commemorazione pubblica delle vittime del massacro di Nanchino. Alle ore 10, la cerimonia di commemorazione si è tenuta al Museo commemorativo dei connazionali trucidati nel massacro di Nanchino dalla truppe di aggressione giapponesi, alla presenza del segretario generale del CC del PCC, capo dello Stato e presidente della Commissione militare centrale, Xi Jinping, che ha pronunciato un importante discorso, in cui ha espresso la determinazione della Cina di far tesoro della storia e di tutelare la pace.
Il vice direttore dell'Istituto di ricerche sui rapporti internazionali contemporanei dell'Università Tsinghua, Liu Yongjiang, afferma: il massacro di Nanchino è un classico esempio degli efferati crimini commessi dagli aggressori giapponesi. Dobbiamo ricordare non solo la tragedia di Nanchino, ma anche l'umiliazione dell'intero paese.
Affermando che "Negare la responsabilità dei crimini equivale a perpetrarli di nuovo", il presidente si rivolge a chi intende rivoltare il verdetto della guerra di aggressione, avvisandolo di guardare correttamente alla storia e di ascoltare l'appello alla giustizia del popolo, e nel frattempo invita la comunità internazionale a non dare occasioni di agitare le acque a chi intende negare la storia.