Onu: progressi nella prevenzione di Ebola
  2014-12-10 16:48:17  cri

Il 9 dicembre a Ginevra, l'inviato speciale dell'Onu per Ebola, David Nabarro ha affermato nel corso di una conferenza stampa, che grazie al comune impegno dei paesi dell'Africa occidentale e della comunità internazionale, la prevezione e il controllo dell'epidemia Ebola hanno ottenuto dei progressi. Tuttavia non si può ancora allentare la guardia perché c'è ancora molto lavoro da svolgere.

David Nabarro è l'esperto della sanità pubblica dell'OMS che è stato nominato Alto Coordinatore delle Nazioni Unite per il sistema del virus Ebola, responsabile principalmente dell'assistenza e del controllo dell'epidemia. Finora, egli si è recato già 4 volte per in ispezione nei paesi colpiti dell'Africa occidentale. Per quanto riguarda l'ultimo viaggio in Africa occidentale, Nabarro ha affermato che ha potuto constatare che la prevenzione e il controllo dell'epidemia hanno ottenuto risultati positivi.

"Ho appena compiuto una visita di due settimane in Africa occidentale. Tutto ciò che ho visto e sentito è stato incoraggiante. I problemi sorti in questa zona sono molto complicati e hanno influenzato centinaia di migliaia di persone. I paesi coinvolti si stanno impegnando e la comunità internazionale ha dato un grande sostegno, il che è molto corretto, e sono già stati ottenuti alcuni risultati e dei veri e propri progressi."

Nabarro ha indicato che attualmente sono due le zone più colpite a cui bisogna prestare attenzione: in Sierra Leone occidentale, in particolare a Freetown e nel porto di Loko, il virus ha avuto una grande diffusione; e nella parte settentrionale della Guinea.

Secondo i nuovi dati statistici pubblicati l'8 dicembre dall'OMS, quest'ondata di epidemia ha provocato più di 6300 morti, di cui più di 3100 in Liberia. Sul numero dei casi infettivi, la Sierra Leone occupa per la prima volta il primo posto, superando la Liberia: dei 17,8 mila casi infettivi, infatti, in Sierra Leone ce ne sono 7798 e 7719 sono in Liberia. Nabarro ha fornito la sua spiegazione a riguardo:

"L'aumento dei casi infettivi nella zona occidentale della Sierra Leone riflette la realtà che in questa zone, l'esplosione del virus non è stata trattata in maniera adeguata e non sono state adottate le misure necessarie per rallentare l'infezione. Da altra parte, a causa delle insufficienti capacità del centro sanitario, le persone contagiate non possono ricevere un tempestivo isolamento".

Secondo quanto affermato da Nabarro, nelle prossime settimane, in Sierra Leone saranno aggiunti centinaia di letti per allentare l'emergenza. Egli ha inoltre indicato che gli sforzi compiuti dalla parte africana per combattere Ebola sono notevoli. Questa volta tutte le nazioni grandi e piccole dell'Africa hanno reagito attivamente, e l'Unione Africana ha donato 10 milioni di dollari, mentre i paesi africani hanno inviato diverse centinaia di esperti del settore sanitario nei paesi più colpiti.

Nabarro ha contemporaneamente ammonito che il compito di prevezione e controllo dell'epidemia Ebola è ancora arduo, e non si può' allentare la presa.

"Sappiamo bene che quest'ondata di epidemia si sta diffondendo rapidamente, e noi non possiamo fermarci, dobbiamo continuare a impegnarci. Se solo in alcune zone è ancora presente il virus, è facilissimo che si diffonda persino nelle zone in cui l'epidemia è già completamente sotto controllo. "

Nabarro ha invitato la comunità internazionale a continuare a fornire personale e risorse per assistere le zone colpite da Ebola.

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