Cina: implementata la convenzione Onu sui diritti dell'infanzia
  2014-12-08 17:40:06  cri

La convenzione Onu sui diritti dell'infanzia è una convenzione sui diritti umani elaborata nel 1989 dall'Onu per stabilire i diritti dell'infanzia in tutto il mondo, è quella a cui ha aderito il maggior numero di membri del mondo, e le cui regole hanno coperto il diritto della vita, quello dello sviluppo, della protezione e la partecipazione in aspetti economico, sociale, culturale e politico. A partire dalla sua entrata in vigore, questa convenzione ha svolto un ruolo importante nel miglioramento della vita dell'infanzia nel mondo. Quest'anno ricorre il 25° anniversario dell'approvazione della convenzione, e il 22° anniversario dell'adesione della Cina. Liu Huawen, vice direttore del Centro dei diritti umani dell'Accademia Cinese delle Scienze Sociali, ha affermato che la parte cinese, adempiendo concretamente alla convenzione Onu sui diritti dell'infanzia, ha ottenuto degli ottimi risultati sulla protezione dei diritti del bambino.

"L'infanzia è il futuro del Paese". Il governo cinese riconosce l'importanza della protezione dei diritti dell'infanzia. Molto prima dell'adesione alla Convenzione, la parte cinese aveva già elaborato delle leggi relative ai diritti dell'infanzia sulla base del bisogno sociale; in seguito, ha protetto completamente i diritti dell'infanzia tramite il rafforzamento della legislazione e l'applicazione della legge.

"La Cina è diventata ufficialmente un paese membro della convenzione nel 1992. Prima dell'adesione alla Convenzione, la Cina aveva già elaborato una legge per la tutela dell'infanzia, a cui ci si riverisce come la "mini-Costituzione" per i diritti dell'infanzia. Nel 2006, per aver un ulteriore contatto con la convenzione, il dipartimento legislativo ha revisionato tale legge. Attualmente, il sistema legislativo sui diritti dell'infanzia è relativamente completo".

Su questa base, i dipartimenti relativi hanno richiesto apertamente le opinioni del pubblico sulla Legge sulla la violenza famigliare, rivestendo un importante significato per la tutela dell'infanzia in questo ambito. Nel frattempo, il Governo cinese sta preparando delle leggi sulla promozione della salvaguardia del benessere dell'infanzia tra cui lo "Statuto sul benessere del bambino".

Liu Huawen ha affermato che ogni paese ha le proprie difficoltà nell'applicazione della Convenzione: per esempio, la Cina sta affrontando le questioni dei "left-behind children", degli studenti all'esterno, e dell'esame di ammissione all'università. Negli ultimi anni, oltre all'elaborazione di leggi relativamente complete sui diritti dell'infanzia, la parte cinese si è impegnata nella promozione della salvaguardia dei diritti dell'infanzia seguendo un piano e dei punti chiave sulla base della situazione reale.

Liu Huawen ha indicato che essendo il più grande paese in via di sviluppo, la Cina ha raggiunto in anticipo gli obbiettivi di sviluppo millenario dell'Onu, e in altri ambiti lo ha superato approfondendo gli ambiti dell'istruzione dell'obbligo gratuita, la riduzione della povertà e la salute della madre e del bambino. Questi risultati sono dovuti sia all'alta attenzione del governo nei confronti di queste tematiche, che all'aumento della consapevolezza della società nei confronti della salvaguardia dei diritti dell'infanzia.

A partire dall'adesione alla Convenzione nel 1992, la Cina ha già acettato tre verifiche dell'Unicef in merito, adempiendo positivamente ai doveri della convezione, insistendo sul principio e la pratica dello sviluppo prioritario delle strategie per i bambini, e promuovendo la realizzazione dei diritti dell'infanzia. Liu Huawen ha indicato che, nonostante la parte cinese stia ancora affrontando il problema della parità dell'educazione, del benessere dell'infanzia della sicurezza alimentare e della salute dei bambini, la protezione dei diritti dell'infanzia sta entrando in un periodo di sviluppo di livello più alto.

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