Il 6 dicembre, il presidente della Gazprom, Alexei Miller, ha affermato che la sospensione del progetto South Stream da parte della Russia significa un cambiamento della modalità d'approvvigionamento di gas da parte del paese verso l'Europa.

Lo stesso giorno. Miller ha spiegato che poiché alcuni paesi europei hanno praticamente "congelato" il progetto South Stream, la Russia è stata costretta a considerare una fornitura di gas naturale al Vecchio Continente tramite la costruzione di un nuovo gasdotto sottomarino che passerà per la Turchia, il che farà perdere alla Bulgaria il ruolo di paese transitorio.

Il progetto del gasdotto South Stream è stato attivato da Gazpromo ed Eni nel 2007. Si prevedeva un gasdotto che sarebbe partito dalla Russia e passato sotto il Mar Nero per poi arrivare alle coste della Bulgaria, e che sarebbe stato diviso in due tratti nel paese, il tratto nordoccidentale sarebbe passato per la Serbia, l'Ungheria e la Slovenia per arrivare fino nell'Austria, mentre quello sudoccidentale sarebbe passato per la Grecia, attraversando il Mediterraneo per arrivare in Italia.