Secondo i dati pubblicati martedì 23 luglio dall'Amministrazione statale della Tassazione cinese, nella prima metà del 2019, gli sgravi fiscali e i tagli delle spese amministrative aggiuntivi della Cina hanno raggiunto i 1.170,9 miliardi di yuan, con gli effetti di tale manovra fiscale che continuano a manifestarsi nell'economia reale.

Riguardo all'impatto avuto nei primi sei mesi del 2019 dagli sgravi fiscali e dai tagli delle spese amministrative, il vice direttore esecutivo dell'Ufficio del gruppo direttivo preposto facente capo all'Amministrazione statale della Tassazione cinese, Cai Zili, ha affermato: "Per prima cosa, la riduzione dei costi fiscali delle imprese aumenta il livello di redditività aziendale; in secondo luogo, la riforma fiscale ha aumentato il reddito a disposizione dei cittadini e ha anche stimolato la crescita dei consumi privati; terzo, la deduzione aggiuntiva delle spese di ricerca e sviluppo è stata aumentata, il che ha dato nuovo impulso alle attività di R&S; quarto, l'economia privata sta godendo di "dividendi" extra il che ha permesso di migliorarne notevolmente la dinamicità e la fiducia. Infine, sono stati ridotti gli oneri a carico dell'economia reale e ne è stata accresciuta l'efficienza, il che spinge le imprese ad aumentare gli investimenti".