Giorni fa, Guo Shuqing, presidente della Commissione Regolatoria dei settori bancario ed assicurativo della Cina, ha affermato che a breve la Cina darà il via libera a 12 nuove misure miranti ad ampliare ulteriormente l'apertura all'estero dei settori bancario ed assicurativo, fra cui l'annullamento delle restrizioni del volume di capitali per le operazioni finanziarie in Cina da parte delle istituzioni interessate a capitale estero come l'istituzione di Foreign Corporate Banks, e l'allentamento politico delle restrizioni per l'accesso agli investimenti e all'istituzione di società di credito al consumo a capitale cinese e a quella a capitale estero.
Si tratta di un nuovo turno di misure di apertura all'estero per il settore finanziario adottato dal governo cinese a seguito della messa in atto delle 15 misure per i settori bancari e assicurativi avanzate nell'aprile 2018. Indubbiamente queste nuove misure amplieranno la dimensione d'apertura e innalzeranno ulteriormente il livello di mercatizzazione dei settori bancario e assicurativo del nostro Paese, miglioreranno l'ambiente commerciale del settore finanziario, daranno nuovo impulso alla partecipazione allo sviluppo finanziario di capitale estero, e rafforzeranno radicalmente il senso di concorrenza, mercato, innovazione e dei servizi dell'industria di servizi finanziari della Cina.
Il settore finanziario è lo stabilizzatore e la forza motrice dello sviluppo economico di un Paese. Nel rapporto presentato durante il 19esimo Congresso Nazionale del PCC è stato avanzato l'obiettivo di formare un nuovo quadro di completa apertura; nel corso della conferenza annuale del Forum Asiatico di Bo'ao tenuta nel 2018 il presidente Xi Jinping ha annunciato quattro importanti misure d'apertura all'estero riguardanti anche il settore finanziario; e anche il rapporto di lavoro del governo presentato quest'anno ha evidenziato la messa in atto delle misure interessate. Tutto ciò dimostra che la Cina sta portando avanti a un ritmo stabile l'apertura finanziaria in accordo alla pianificazione strategica prestabilita, al fine di aumentare costantemente la capacità di servire al meglio l'economia reale.
Secondo quanto appreso dalle autorità competenti, le 12 misure che verranno fra poco emanate possiedono tre caratteristiche distintive.
La prima consiste nella parità di trattamento alle imprese a capitale cinese e a quelle a capitale estero. Ne sono esempi l'annullamento del limite superiore alla partecipazione azionaria alle banche commerciali a capitale cinese da parte della singola banca a capitale cinese e di quella a capitale estero, nonché l'allentamento in modo politico delle restrizioni per l'accesso agli investimenti e all'istituzione di società di credito al consumo da parte delle istituzioni finanziarie a capitale cinese e di quelle a capitale estero.
La seconda risiede nell'annullamento delle restrizioni del volume di capitali delle istituzioni finanziarie a capitale estero che intendono svilupparsi in Cina, misura che serve non solo ad attirare più istituzioni su piccola scala ma con buona prospettiva di sviluppo, ma anche a stimolare le istituzioni cinesi su piccola scala, per far sì che possano rinnovare costantemente i servizi finanziari e innalzare la propria competitività.
La terza è l'ampliamento dell'ambito dei servizi delle imprese a capitale estero in Cina. Ad esempio è permesso alle banche a capitale estero di effettuare sin dall'apertura servizi in RMB e servizi di "ricevimento e pagamento di agenti", misure che offriranno più spazio di gestione alle istituzioni a capitale estero.
Nell'arco degli ultimi 40 anni di attuazione della politica di riforma e apertura, il livello di servizi, la capacità competitiva e l'ambiente commerciale del settore finanziario del nostro Paese hanno conseguito progressi rilevanti, si è formata nei settori bancario e assicurativo una multi-shareholding, struttura in cui partecipano imprese statali, private e a capitale estero, ma ciononostante, il livello di sviluppo e apertura di questo settore non corrisponde ancora al nostro status di seconda economia mondiale. La Cina sta portando avanti il completo approfondimento della riforma, e in tale contesto, il settore finanziario deve impegnarsi per soddisfare il requisito fondamentale di sviluppo ad alta qualità dell'economia cinese e di istituzione di un sistema economico modernizzato, e un'apertura di livello ancora più alto corrisponde agli interessi a lungo termine di questo settore. L'industria finanziaria è sostanzialmente un'industria di servizi competitivi e attraverso l'apertura all'estero e la partecipazione al mercato competitivo, può servire meglio l'economia reale.
Ai tempi dell'approfondimento dell'apertura del settore finanziario della Cina, dovrebbero essere tenuti a mente tre principi, avanzati dai responsabili delle istituzioni finanziarie cinesi. Il primo è conformarsi al trattamento nazionale prima dell'accesso e al principio della lista negativa; il secondo è realizzare la collaborazione reciproca e la promozione congiunta fra la riforma del meccanismo di formazione del tasso di cambio e il processo di convertibilità del conto capitale; il terzo è dare importanza alla prevenzione dei rischi finanziari nel corso dell'apertura. Solo osservando questi tre principi il settore finanziario cinese potrà procedere in modo stabile a lungo termine, e le istituzioni finanziarie a capitale cinese e quelle a capitale estero potranno avere un maggiore senso di appagamento.