In particolare, nel primo trimestre, l'andamento dell'economia cinese ha evidenziato tre caratteristiche ben precise: in primo luogo, la tendenza al miglioramento in condizioni di stabilità è ancora più evidente; in secondo luogo, la struttura economica è stata ulteriormente ottimizzata; in terzo luogo, la fiducia dei mercati risulta più forte.
In un contesto caratterizzato da crescenti attriti commerciali a livello globale e da incertezze che permangono sullo sviluppo economico, non era facile per l'economia cinese raggiungere risultati di questa portata all'inizio dell'anno. Questo significa che l'economia cinese ha resistito agli impatti esterni come le frizioni commerciali, dimostrando forte tenacia e resistenza alle pressioni. In questo modo sono state poste le basi per la stabilizzazione e la ripresa dell'economia cinese. Quello a cui abbiamo assistito è anche l'effetto della promozione da parte del governo cinese delle riforme e dell'apertura, e dell'entrata in vigore delle politiche nei tempi previsti. Tutto ciò ha rafforzato la fiducia del mondo nei confronti del governo cinese e del mercato cinese, creando così un ambiente favorevole che ha permesso all'economia del Paese di iniziare col piede giusto.
L'economia cinese, la seconda più grande al mondo, si è stabilizzata per tornare a crescere. Si tratta senza dubbio di una buona notizia per il resto del mondo. Dall'ultimo "World Economic Outlook", diffuso dal FMI, apprendiamo che sono state ridotte le aspettative di crescita globale per quest'anno, mentre sono state alzate le stime di crescita economica solo della Cina tra le principali economie del mondo. Questa analisi mostra che la Cina continuerà a svolgere il ruolo di motore dell'economia globale.