Lunedì 18 febbraio il portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese Geng Shuang ha confutato le parole pronunciate dal vicepresidente Usa Mike Pence e da altri funzionari statunitensi, sottolineando che Beijing non ha chiesto a imprese o individui di cooperare con il governo per rubare segreti. La Cina spera che gli Usa non interpretino in modo erroneo e parziale la legge cinese.

Il vicepresidente Usa Mike Pence ha recentemente dichiarato che la legge cinese chiede alle società di telecomunicazioni nazionali di permettere ai dipartimenti governativi della sicurezza di accedere a tutti i dati raccolti dalle loro attrezzature.