Di recente, presso la Università della Cina di scienze politiche e giurisprudenza (CUPL) con sede a Pechino, si è tenuto il 6° Congresso Internazionale su Diritto Romano, Diritto Cinese e Codificazione del Diritto Civile.

Il vice presidente della Corte Suprema del Popolo Luo Dongchuan, ha osservato che dai Principi generali del diritto civile promulgati nel 1986, alla Legge sui contratti a quelle sui diritti reali e sui fatti illeciti sino alla nuova Parte generale, il diritto cinese ha metabolizzato lo spirito e le esperienze del diritto romano e della tradizione che da questo è discesa in diversi ambiti, tra cui la sistematica, i principi, i negozi, il sistema del possesso etc. In questo momento cruciale, elaborare un codice civile sulla base della realtà cinese tenendo conto dei problemi attuali con l'assorbimento dell'intelligenza e delle esperienze del diritto romano in risposta alle esigenze dell'epoca storica nella quale viviamo riveste un grande significato teorico e pratico.

Secondo quanto illustrato dal rettore della CUPL, Huang Jin, la Cina vanta una lunga tradizione di scambi con l'Italia in ambito giuridico. Nel 1988 venne firmato un accordo con l'Università di Roma Tor Vergata, che prevede l'invio periodico di studiosi cinesi in Italia per la formazione sul diritto romano e la traduzione in cinese delle opere originali del diritto romano svolte dai giuristi cinesi, al fine di divulgare e migliorare la conoscenza del diritto romano in Cina. In questi anni, i due Paesi hanno formato numerosi giuristi romanisti cinesi eccellenti, il che ha promosso lo studio del diritto romano tra i giuristi cinesi e il processo della codificazione del diritto civile cinese.