La letteratura cinese contemporanea in Italia——Intervista esclusiva al direttore della rivista People's Literature Shi Zhanjun
  2018-08-15 15:05:05  cri
Parlando di letteratura italiana contemporanea, non vi è quasi nessuno che non conosca i nomi di Italo Calvino e Umberto Eco. Invertendo tuttavia il soggetto e parlando di letteratura contemporanea cinese, prima del Premio Nobel per la Letteratura conferito a Mo Yan nel 2012, gli italiani in grado di enumerare con facilità autori di letteratura cinese contemporanea sarebbero stati senz'altro pochi.

Stando al caporedattore della rivista People's Literature, Shi Zhanjun, questo tipo di esito culturale non è dovuto a influenze ideologiche né può essere ricondotto a una scarsità di lettori, ma deriva dal limite del canale di diffusione. Dopo un periodo di accurate ricerche e preparativi, nel 2014 è nata al momento opportuno la rivista Caratteri, la versione italiana di People's Literature. Essendone il caporedattore, Shi Zhanjun è molto familiare con i temi proposti negli ultimi anni da Caratteri, dal primo numero "Orientamenti", ai successivi "Tempi" e "Visioni" fino all'ultimo numero "Città", nella scelta delle opere di letteratura cinese contemporanea, lui e il suo team si sono impegnati quanto possibile per fornire ai lettori una visuale sulla Cina universale e pertinente, ordinaria e comune ma anche vera e interessante, rendendo più coinvolgenti le storie e più raggiungibili i loro personaggi.

"Nel primo numero italiano del 2014 dal tema "Orientamenti", abbiamo selezionato La pentola di fuoco di Tie Ning, Gli orologi di Matteo Ricci di Li Jingze, Breve storia della città e della campagna di Fan Xiaoqing assieme ad altri racconti ancora, facendo emergere una Cina aperta. L'edizione del 2015, "Tempi", ha riflesso le condizioni di vita della gente negli ultimi anni, Prugne grandi come carbonelle di Liu Xinwu, ad esempio, parla delle condizioni di vita di un vecchio abitante di un Hutong di Beijing, dal carattere molto irascibile; c'è poi anche Quel battere lieve sulle pietre Mani di Pema Tseden, un noto scrittore tibetano, un racconto bellissimo adattato poi a film omonimo, di grande aiuto nel farci comprendere la situazione delle minoranze etniche; vi sono anche alcune poesie, come quelle di Lan Lan e Li Qi, da cui è possibile percepire la raffinata immaginazione delle poesie cinesi, poiché danno una descrizione così fine di quei dettagli di vita non degni di essere menzionati della gente comune. Il tema del 2016 è stato "Visioni", un tema molto fresco e anche dal profondo significato, ed ha visto la pubblicazione del racconto Maestro. Tutti gli stranieri conoscono il "Kongfu", che prevalentemente riflette per loro qualcosa d'immaginario, ma il nostro Maestro ha esteso il significato del Kongfu, trasportandolo nell'ambito della vita. Abbiamo permesso agli stranieri di essere consapevoli del modo in cui in Cina si formano le regole, e dato una spiegazione al fascino delle regole. Per l'ultima edizione abbiamo scelto il tema "Città", in contrasto ai precedenti temi della terra natia, per mostrare agli scrittori che la letteratura urbana dopo gli anni '90 è molto ricca, una ricchezza oggi ormai ben assodata.Abbiamo inoltre appositamente scelto il tema delle città delle minoranze etniche, ad esempio con il racconto satirico Dispute di barba dello scrittore uiguro Memtimin Hoshur, molto divertente, un moderno Afanty. Tematicamente quella delle minoranze etniche è una visione ottimista, accompagnata dal sorriso e umoristica della vita di città. Nelle città cinesi rimane ancora la ricchezza della sensibilità umana, non vi si conduce una vita alienata e demonizzata."

Fin dalla sua nascita, nella scelta degli autori Caratteri ha dimostrato una certa tendenziosità, con una prevalenza di quelli giovani e di mezza età, una scelta, come spiegato da Shi Zhanjun, volta a mostrare al mondo esterno che in Cina ci sono molti giovani scrittori, per di più non inferiori alla generazione precedente. Nei cinque anni dalla sua prima pubblicazione, non pochi autori giovani e di mezza età conosciuti a tutti in patria ma ancora senza un nome in Italia hanno conseguito il sostegno delle istituzioni di sinologia italiane, non mancano autori famosi quali Zhang Yueran e Feng Tang che, con il supporto della piattaforma Caratteri, hanno fatto la propria comparsa in Italia tramite le versioni tradotte delle proprie opere o partecipando su invito a incontri con i lettori italiani, rivelando loro, oggettivamente e sotto vari aspetti, la fiducia culturale della generazione giovane della Cina e il suo pensiero orientale specificatamente unico.

Da notare è il modo in cui è stata gestita la traduzione delle opere letterarie. La traduzione dal cinese, e delle opere letterarie in particolare, è sempre stata un'impresa ardua. C'è un proverbio italiano che da' un'appropriata descrizione delle difficoltà nella decodifica di una lingua straniera, conciso e figurato: tradurre é tradire. Camminando nell'area disastrata del "tradimento", al momento della pianificazione iniziale di Caratteri, Shi Zhanjun si é orientato verso il gruppo di sinologi italiani.

"Le nostre traduzioni erano in precedenza rigide in quanto la maggioranza dei traduttori era cinese, ed era oggettivamente difficile gestire tecnicamente i testi senza incontrare barriere nel processo di ricodifica. Dal primo numero del 2014, la strategia iniziale di Caratteri é stata assumere direttori stranieri responsabili per la formazione di un gruppo di traduttori e di un gruppo di editori, per i quali generalmente risultano idonei soltanto sinologi esperti. Caratteri invita senz'altro anche esperti dell'Agenzia Centrale di Compilazione e Traduzione cinese, dell'Accademia di Scienze Sociali cinese, di università e di altre organizzazioni per un controllo della qualità del contenuto e della traduzione, al fine di garantire una lettura interessante e una traduzione fruibile da cui possa emergere nel suo più alto grado il fascino delle opere letterarie cinesi.

In tale processo, la rivista Caratteri è andata alla ricerca ed ha formato un esteso gruppo di esperti di traduzione di letteratura cinese, il gruppo é ora in continuo ampliamento e sta dimostrando una tendenza verso un'età media sempre più giovane. Ogni anno Caratteri organizza presso le università italiane con facoltà di lingue orientali un concorso di traduzione di opere letterarie cinesi.

Secondo le statistiche ancora non complete della direttrice di traduzione ed editoria della parte italiana, Patrizia Liberati, a oggi già 300 persone hanno partecipato al concorso. Il regolamento prevede che le traduzioni dei vincitori verranno pubblicate sul nuovo numero di Caratteri. L'arco di appena cinque anni ha visto riunirsi sinologi italiani, professori di cinese, dottorandi di sinologia e traduttori free-lance, il che costituisce il vero aspetto del fascino della letteratura cinese. Secondo Shi Zhanjun, per la letteratura cinese si tratta di una successo raggiunto senza sforzo aggiuntivo, dell'ingresso in una nuova fase di "opportunità giunte a maturazione" successivo all'inizio di questa nuova era.

"Ciò che i cinesi stanno ora facendo è condividere, e anche la letteratura cinese dovrebbe essere oggetto di condivisione. Ora il mondo non solo é curioso della Cina, sta studiando la Cina e iniziando consapevolmente e con una certa aspettativa ad accettare la Cina. La letteratura è un qualcosa di cos ì splendido che il riferimento alla letteratura contemporanea non può più indurre all'associazione di soli nomi occidentali, non basta, nel parlare di letteratura e nel citare esempi di autori contemporanei gli stranieri dovrebbero anche fare riferimento a nomi cinesi. Modesti e studiosi, i cinesi integrano nelle proprie creazioni letterarie i successi della creatività letteraria occidentale, e anche gli stranieri dovrebbero realizzare un simile processo di assorbimento e studio della letteratura cinese."

Per quanto riguarda la ricerca dei canali, partendo da quelli originariamente utilizzati per la diffusione all'estero, Caratteri ha effettuato l'accesso anche a nuovi canali specializzati, realizzando non solo una copertura dei professori e degli studenti in Cina con specializzazione in lingua italiana ma anche, tramite il Dipartimento per la Comunicazione del Partito Comunista cinese, l'ingresso in ambasciate, università e librerie. Tuttavia ciò rappresenta solo l'inizio, per promuovere ulteriormente la letteratura cinese contemporanea serve esplorare modelli di esportazione più sistematici e una gestione locale maggiormente conforme alle regole del mercato, e la "pubblicazione locale" costituisce il punto focale nella strategia di cooperazione internazionale di People's Literature. Shi Zhanjun ha spiegato che i concetti di "lanciare" e "uscire" non sono uguali, la pubblicazione locale é frutto di una "distribuzione" e il passaggio da "uscire" a "distribuire" rappresenta un nuovo passo nell'integrazione della cultura cinese a livello mondiale.

"Per promuovere la letteratura cinese contemporanea servono canali, supporto e piattaforme, sotto questo aspetto é necessario un lavoro a livello tridimensionale. Una simile pubblicazione senz'altro non basta, i periodici necessitano di maggiore tridimensionalità, ritengo quindi che il prossimo passo su cui riflettere siano attività quali interviste agli scrittori e creazioni di siti internet. Dobbiamo diffondere in modalità tridimensionale la letteratura cinese, non proporla soltanto. La nostra versione in lingua straniera ha già raggiunto una nuova fase di sviluppo, consistente nella "pubblicazione locale", e Caratteri sta progettando di irradiare le proprie pubblicazioni partendo da Milano come centro, con design, rilegatura, struttura e tipologia che saranno in futuro internazionalizzati."

Il rapporto del XIX Congresso Nazionale del PCC ha indicato che é necessario "promuovere lo sviluppo della capacità di diffusione mediatica, spiegare bene la storia della Cina, mostrare una Cina reale, tridimensionale e a tutto tondo". Il rapido decollo economico, sociale e culturale della Cina sono stati accompagnati negli ultimi anni anche dai cambiamenti costanti in ambito letterario. Con la missione di diffondere l'ideale "letteratura cinese, voce mondiale", la rivista Caratteri ha aperto per gli italiani uno spiraglio da cui spiare e curiosare nel mondo orientale. A 11.000 kilometri di distanza, il futuro vedrà sempre più italiani che leggono opere letterarie cinesi per capire come vivono, pensano e si esprimono i cinesi, e i lettori dei due Paesi potranno sorridersi nello scambiare inaspettati dialoghi spirituali.

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