Il 21 giugno si è tenuto a Qingdao un incontro per favorire la collaborazione tra le piccole e medie imprese di Cina e Italia. Hanno preso parte all'evento circa 50 imprese italiane, oltre 200 cinesi e più di 1000 ospiti. L'attività è stata organizzata congiuntamente dal ministero del Commercio cinese, dal ministero italiano dello Sviluppo Economico, dalla città di Qingdao, dal Gruppo Pirelli e da Bank of China.

L'ambasciatore italiano in Cina, Ettore Francesco Sequi, presente a Qingdao, ha concesso un'intervista al corrispondente di RCI. Sequi ha affermato che il mondo attuale è in fase di riforma, e che ha dovuto fronteggiare l'unilateralismo e il protezionismo. L'ambasciatore italiano ha aggiunto che questo evento rappresenta in modo chiaro la posizione dell'Italia nei confronti del libero mercato e l'appoggio che essa fornisce alla cooperazione internazionale.

"L'Italia è un Paese naturalmente portato all'esportazione. Noi siamo assolutamente a favore del libero mercato. Siamo molto interessati e apprezziamo molto le aperture che già dai tempi di Davos, lo scorso anno ma più recentemente a Bo'ao, ha fatto il presidente Xi Jinping, e crediamo che queste siano particolarmente importanti e che vadano proprio nella direzione dell'apertura, che noi vogliamo. In generale vorrei usare un importante proverbio cinese che dice che quando soffia il vento del cambiamento, alcuni alzano i muri e altri invece costruiscono i mulini a vento. A noi piace a costruire i mulini a vento".