La neve e la felicità per un cielo blu
  2018-02-08 15:12:59  cri
Losanna, Svizzera, 6 gennaio 2015: la delegazione di Beijing presenta formalmente al Comitato Olimpico Internazionale la candidatura per i Giochi olimpici invernali del 2022. Si tratta di un segnale importante nel processo partecipativo per la candidatura alle Olimpiadi e di un deciso passo in avanti per la candidatura congiunta di Beijing e Zhangjiakou. A luglio di quest'anno si terrà a Kuala Lumpur, in Malesia, la selezione della città organizzatrice dei Giochi olimpici invernali 2022 e se Beijing dovesse passare la selezione diventerebbe la prima città ad aver ospitato le Olimpiadi sia d'estate che d'inverno.

Il legame della Cina con le Olimpiadi iniziò nel febbraio del 1991, quando Beijing presentò ufficialmente al Comitato Olimpico Cinese la proposta per ospitare i Giochi estivi del 2000. Si trattò del primo "stretto contatto" della Cina con le Olimpiadi. Sette anni dopo Beijing intraprese per la seconda volta il viaggio olimpico divenendo alla fine città organizzatrice dei Giochi Olimpici del 2008. La Cina, il Paese più popoloso al mondo, non ha però ancora ospitato le Olimpiadi invernali e il popolo cinese spera adesso di poter realizzare il sogno di accogliere nella stessa città i giochi sia d'estate che d'inverno e far conoscere al mondo ancor meglio il proprio Paese.

Beijing e Zhangjiakou, la canditatura congiunta

La prima ferrovia della Cina costruita in casa fu la tratta Beijing-Zhangjiakou, aperta ufficialmente nel 1909, con la quale s'inaugurò la cooperazione tra le due città. Cento anni dopo, la candidatura olimpica torna a congiungere Beijing e Zhajiangkou.

Zhangjiakou è una città a livello di prefettura della provincia dello Hebei, a soli 180 chilometri da Beijing, con una popolazione di 4 milioni e 680 mila persone. Come "giardino posteriore" di Beijing essa è stata sempre conosciuta come la "Perla del Jingji". A Zhangjiakou le attrezzature sciistiche sono già praticamente completate. Conformi agli standard per gli eventi internazionali, esistono 82 piste per un totale di 69 km, quattro delle quali hanno ottenuto la certificazione della Federazione Internazionale Sci. Per quanto riguarda i trasporti, nel 2019 sarà ultimata secondo i piani la ferrovia ad alta velocità Beijing-Zhangjiakou, grazie alla quale la distanza tra le due città sarà ridotta a 50 minuti.

La qualità dell'aria di Zhangjiakou è buona, la migliore tra le zone circostanti Beijing e Tianjin e dell'intera regione dello Hebei, classificata al primo posto tra le località a nord del fiume Yangtze.

La solida infrastruttura e la ricca esperienza di Beijing, assieme all'eccellente posizione geografica e allo splendido ambiente naturale di Zhangjiakou, fanno del "complesso Beijing-Zhangjiakou" la scelta migliore per i Giochi olimpici invernali 2022. Il sindaco di Beijing Wang Anshun ha affermato che la candidatura e la preparazione per i Giochi olimpici invernali permetteranno di accelerare il miglioramento delle infrastrutture di Beijing e Zhangjiakou, ivi compresi i trasporti e gli edifici comunali; innalzeranno il livello dei servizi pubblici fondamentali in materia di sanità e istruzione; promuoveranno lo sviluppo della cultura sportiva, del turismo, del tempo libero, delle altre industrie a bassa emissione di carbonio e miglioreranno l'ambiente ecologico. In particolare, accelereranno il processo di controllo dell'inquinamento atmosferico regionale e promuoveranno lo sviluppo coordinato e sostenibile di Beijing e Zhangjiakou, portando benefici tangibili alla popolazione.

A dicembre 2014 la Commissione per lo sviluppo del turismo di Beijing e il governo di Zhangjiakou hanno firmato un memorandum d'intesa per lo sviluppo congiunto del turismo olimpico. Le due città collaboreranno per pianificazione, diffusione, attrezzature, marketing e training: elaboreranno congiuntamente il piano d'azione per il turismo olimpico invernale, lanceranno la carta per il turismo olimpico, istituiranno nel 2015 segnali stradali turistici agli incroci stradali di Beijing, Tianjin e della regione dello Hebei, elaboreranno insieme una mappa elettronica e un road book, organizzeranno una conferenza degli investimenti turistici di Beijing, Tianjin e dello Hebei, lanciando insieme i prodotti turistici invernali e dando i propri contributi alla candidatura e all'organizzazione dei Giochi olimpici invernali.

300 milioni di partecipanti agli sport invernali

Stando alla prassi internazionale, l'organizzazione di giochi a livello mondiale, soprattutto dei giochi olimpici, promuove enormemente l'interesse sportivo e lo svolgimento dell'esercizio fisico tra la popolazione. Durante i preparativi per i giochi olimpici estivi del 2008, al fine di estendere l'entusiasmo olimpico a tutta la popolazione e incoraggiarla al contempo ad allenarsi, Beijing propose lo slogan "Il popolo si allena assieme alle Olimpiadi", con ottimi risultati, conducendo la Cina ad effettuare gradualmente il passaggio da "grande Paese sportivo" a "potenza sportiva".

Oggi gli sport invernali in Cina non sono ancora abbastanza popolari, le piste sportive invernali e le altre facilities sono relativamente deboli e il numero dei giovani in età scolastica impegnato in attività sportive invernali rimane basso. Uno degli importanti obiettivi che Beijing si è preposta avanzando la propria candidatura per queste Olimpiadi invernali è quello di diffondere lo spirito olimpico tra centinaia di milioni di giovani, accendendo il loro interesse per gli sport invernali e promuovendo lo sviluppo del fitness invernale. L'ex vice presidente esecutivo del Comitato organizzatore olimpico di Beijing e attuale vice presidente del Boda (Beijing Olympic City Development Association) Jiang Xiaoyu ha affermato in un'intervista che se Beijing dovesse ottenere il diritto di ospitare i Giochi Olimpici Invernali, si prevede la costruzione in Cina di un'area sportiva invernale estesa da nord a nord-est che attirerà 300 milioni di sportivi.

La diffusione dello spirito olimpico, la crescita della capacità di acquisto e il cambiamento nella concezione dello sport da parte del popolo cinese hanno aumentato la popolarità degli sport invernali, in precedenza limitati alle sole tre province del nord-est. Negli ultimi anni invece, a Beijing, nello Hebei e anche in alcune province del sud della Cina, sono state costruite piste di pattinaggio, il numero delle aree sciistiche e degli appassionati di sci è aumentato e anche le condizioni per praticare tale sport sono in costante miglioramento. Si crede che con i progetti Milioni di adolescenti sulle piste da sci, Sunshine di neve e ghiaccio, Promozione degli sport invernali da nord a sud, la candidatura olimpica sia destinata ad accendere la torcia dello sviluppo globale degli sport invernali, attirando davvero 300 milioni di persone.

Il "blu olimpico" e il "blu Apec " saranno la normalità

Durante i Giochi Olimpici del 2008 e la riunione dell'Apec del 2014 sono state prese una serie di misure provvisorie per ottimizzare la qualità dell'aria di Beijing che hanno portato a coniare i termini "blu olimpico" e.... "blu Apec". Essendo uno dei documenti ufficiali più importanti per la candidatura alle Olimpiadi Invernali, il rapporto di candidatura ha dichiarato che il risanamento della qualità atmosferica sarà una delle questione chiave da risolvere, indicando come possibile che il "blu olimpico" e il '"blu APEC" possano diventare la normalità.

La città di Beijing presta alta attenzione alla prevenzione e al controllo dell'inquinamento atmosferico tanto che nel 2014 ha modificato il "Regolamento per la prevenzione e il controllo dell'inquinamento atmosferico" allo scopo di offrire una forte garanzia di controllo. Al contempo, la città sta attuando il Piano d'azione per l'aria pulita 2013-2017, grazie al quale è stato completato prima del previsto il passaggio da carbone a gas per 5400 tonnellate di caldaie industriali a vapore che utilizzavano carbone - il che vuole dire che a partire dal 2014, per il riscaldamento invernale, le emissioni di anidride solforosa vengono ridotte di 4204 tonnellate. Secondo gli obiettivi della prima fase, dopo 5 anni di sforzi, a Beijing la concentrazione media annua di polveri sottili scenderà di oltre il 25% rispetto a quella del 2012, rientrando in tal modo nel limite di circa 60 microgrammi per metro cubo.

Secondo il rapporto di lavoro del governo municipale di Beijing, nel 2015 la riduzione delle polveri sottili nelle concentrazioni atmosferiche è rimasta sempre fissa al 5%. A tal fine Beijing applicherà un divieto totale di utilizzo di carbone all'interno della città, riscuoterà le imposte sulle polveri dei cantieri edili e sui composti organici volatili, mobiliterà la partecipazione comune di tutta la società e aumenterà il sostegno finanziario. Si prevede che per il controllo dell'inquinamento atmosferico verranno investiti oltre 10miliardi e 850 milioni di yuan.

Dopo una serie di misure volte ad abbassare la capacità produttiva, ridurre l'uso del carbone ed eliminare i veicoli con "bollino giallo", nel 2015 la provincia dello Hebei rafforzerà il risanamento, promulgando la pianificazione triennale per il controllo dell'inquinamento atmosferico e impegnandosi ulteriormente nella riduzione delle emissioni di Pm2.5, Pm10, anidride solforosa, monossido di carbonio, biossido di azoto e altri inquinanti. Nel rapporto di lavoro viene espressa la speranza che l'accelerazione del processo di candidatura alle Olimpiadi Invernali e dei lavori preparativi possa apportare un forte miglioramento al risanamento atmosferico di Beijing e dello Hebei. La realizzazione nel 2022 dello standard giornaliero di qualità atmosferica "non presenta alcun problema".

"Il governo è fortemente determinato ed ha adottato le misure più severe nella speranza di poter regalare alla popolazione un cielo blu. Siamo molto fiduciosi" ha sottolineato il direttore dell'informazione e della pubblicità del Comitato organizzatore olimpico di Beijing, Wang Hui.

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