Zhan Changfa: Inviato culturale per la cooperazione Cina-Italia per il restauro dei beni archeologici
  2018-02-08 15:00:19  cri
Zhan Changfa, laureato in chimica, è stato il primo esperto cinese in conservazione dei beni culturali a ricevere la medaglia del "Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia" conferita dal Presidente della Repubblica Italiana; nei trent'anni del suo lavoro, ha dato un contributo essenziale a decine di progetti della cooperazione Cina-Italia nel settore del restauro dei beni archeologici...

Il 13 giugno del 2015 ricorre la decima "Giornata del patrimonio culturale cinese" e coincide con la riaperta al pubblico, dopo anni di riparazione, della statua del Bodhisattva Avalokitesvara presso le incisioni rupestri di Dazu, considerata come un "tesoro delle incisioni archeologiche mondiali". Numerosi visitatori si fermeranno di fronte alla statua apprezzandone la sua unicità artistica, come un dialogo con la storia. Ci sono voluti otto anni e lo sforzo di molto esperti stranieri di restauro per completare la riparazione e il ripristino di questo tesoro nazionale, risolvendo anche una seria di problemi di natura comunitaria.

Zhan Changfa, dell'Accademia cinese dei beni culturali, è il responsabile in capo dei restauri della statua del Bodhisattva Avalokitesvara presso le incisioni rupestri di Dazu.

A differenza degli altri esperti per il restauro che possiedono un background professionale in archeologia, Zhan Changfa non lo è.

Il suo percorso inizia nel 1978, quando fu ammesso alla Facoltà di Chimica dell'Università di Lanzhou, specializzandosi in chimica analitica. Dopo la laurea, fu dapprima assegnato a un dipartimento di polizia e poi a un'impresa d'affari militari. A metà anni Ottanta, fu istituito il Centro di conservazione e restauro dei beni culturali di Luoyang, che aveva bisogno di reclutare professionisti capaci in scienze naturali. Per caso, Zhan Changfa conobbe l'ex direttore dell'Amministrazione dei reperti archeologici di Luoyang, che gli consiglio di entrare a farvi parte.

"In quel periodo ero molto interessato al restauro archeologico, ero molto curioso, ma non avevo la professionalità necessaria. Continuando a studiare le basi incominciai a provare qualche riparazione sperimentale su dei campioni archeologici". Nei primi anni di lavoro, colse ogni opportunità per chiedere consigli agli esperti, migliorandosi nel proprio tempo libero. Grazie all'opportunità e ai suoi incessanti sforzi, Zhan Changfa intraprese passo dopo passo una carriera professionale di restauratore di beni culturali.

Nel 1986, la Cina iniziò a partecipare ai progetti del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, lo stesso anno, La Carta di Venezia per il restauro e la conservazione di monumenti e siti fu tradotta in cinese, così la Cina ha potuto toccare con mano i concetti avanzati per la conservazione e il restauro dei beni culturali del mondo. In questo contesto, nel 1988, il governo italiano inviò in Cina la sua prima delegazione per la conservazione e il restauro dei beni culturali, grazie al suo ottimo inglese, Zhang Changfa, ricevette l'incarico di accompagnare la delegazione nei luoghi storici ed archeologici di Luoyang, tra cui le Grotte di Longmen, il Tempio del Cavallo Bianco, e il Museo Luoyang. Gli esperti italiani usavano mezzi scientifici per proteggere e riparare i reperti archeologici, che lo impressionarono e gli aprirono gli occhi sulle sue debolezze. Lo stesso anno, Zhan Changfa vinse una borsa di studio italiana entrando nell'Istituto di restauro centrale di Roma, grazie anche agli aiuti di Roberto Ciarla e Mario Micheli, due eccezionali esperti italiani della conservazione e restauro dei beni culturali.

L'Italia è la culla del Rinascimento, con molti pregevoli reperti archeologici medievali. Per gli italiani, un esperto in restauro del patrimonio non è solo un semplice artigiano, ma un professionista che padroneggia le tecnologie all'avanguardia. Da metà del secolo scorso, gli italiani cominciarono ad esplorare il moderno restauro scientifico dei beni archeologici. La conservazione e il restauro è un campo interdisciplinare, Zhan Changfa ha intergrato il proprio background delle scienze naturali con quello del restauro del patrimonio. In otto anni di studio in Italia, si è trasformato da semplice dilettante a esperto, che possiede non solo un'ampia visione ma, anche una solida competenza professionale della conservazione e del restauro dei beni culturali.

Nel 1995, Zhan Changfa ritornò in Cina, grazie ai suoi sforzi personali istituì il Centro di conservazione e restauro dei beni culturali di Xi'an, un progetto di cooperazione con il governo italiano. Questo centro ha dato nuova vitalità all'antica Via della Seta, infatti, nell'antichità, grazie alla rotta commerciale che collegava Xi'an e Roma, furono possibili scambi e contatti tra Oriente e Occidente. Oggi, sotto la comune volontà di Cina e Italia, si fa rinascere in forma moderna la storica Via della Seta nel campo della ristrutturazione e del restauro dei beni culturali, e Zhan Changfa è l'inviato culturale per la cooperazione Cina-Italia su questa moderna Via della Seta. Parlando del Centro di conervazione e restauro dei beni culturali di Xi'an, Zhan Changfa ha detto con orgoglio: "Ora, una grande parte dei restauratori in Cina sono gli studenti del centro di Xi'an." Questo Centro non è solo il più grande progetto di cooperazione nel campo di protezione del patrimonio del governo cinese con l'estero, dopo la fondazione della nuova Cina, ma anche un contrassegno che la cooperazione sino-italiana in materia di protezione del patrimonio è entrata in una fase significativa.

Nei 20 anni seguenti, Zhan Changfa è stato incaricato del completamento dei progetti del Buddha gigante di Leshan, Museo Sanxingdui, Centro di conservazione e restauro per i beni culturali del Museo di Chongqing, Sale Ricevimenti Huguang a Chongqing, Murale di Tomba Tang del Museo storico di Shaanxi e altri progetti di cooperazione tra Cina e Italia. Questa cooperazione promuove la diffusione dei concetti e delle tecnologie avanzate, innalzando anche la qualità professionale e il livello tecnico degli esperti cinesi in conservazione e restauro per i beni archeologici. Nel 2004, sotto la spinta di Zhan Changfa, è stato istituito a Beijing il Centro Cina-Italia di formazione per la conservazione e il restauro dei beni culturali, da allora, ha iniziato la sua carriera di insegnante per gli esperti cinesi di conservazione e restauro.

Negli ultimi anni, Zhan Changfa ha prestato grande attenzione alla formazione. Egli ha detto che questa è la cosa che preferisce di più, ma dietro quest'amore profondo, ha nascosto una certa preoccupazione per la mancanza di personale formato, rispetto alle abbondanti risorse culturali in Cina. "Il più grande problema da affrontare è la carenza di personale professionale. Il personale di restauro del patrimonio in Cina dipende principalmente dal sistema di apprendistato, molti esperti qualificati stanno invecchiando, e le abilità tradizionali non si adattano alle moderne tecnologie. Esiste un grande divario tra noi e Italia, siamo relativamente in ritardo non solo nelle tecnologie, ma anche nei concetti di conservazione e restauro dei beni culturali."

Per fortuna, negli ultimi anni, il Paese ha dato un sostegno crescente alla tutela del patrimonio culturale. Attualmente i laureati del Centro Cina-Italia di formazione per la conservazione e il restauro dei beni culturali sono attivi in prima linea nel Paese, i due governi sono abbastanza soddisfatti delle loro conquiste. Come un precursore della cooperazione internazionale in campo di restauro del patrimonio, Zhan Changfa è fermamente convinto che la Cina debba mantenere un atteggiamento aperto in merito. "La cooperazione sino-italiana nella formazione del personale esercita una grande influenza sui lavori di conservazione e restauro del patrimonio in Cina, la Teoria del restauro di Cesare Brandi è una delle più sistematiche, influenti e credibili metodologie nel mondo, tramite la cooperazione con l'Italia, le teorie sono gradualmente defluite nel nostro sistema giuridico e nei principi per il restauro del patrimonio. La Cina ha bisogno di svolgere un dialogo più interattivo con la comunità internazionale, e non farlo da sola. In questi 20 anni d'esperienze, la cooperazione internazionale ha svolto e svolge un importante ruolo nella promozione della conservazione e restauro dei beni culturali cinese."

Dal 1988 quando il governo italiano ha inviato la prima delegazione per la conservazione e il restauro dei beni culturali in Cina ad oggi, la cooperazione sino-italiana ha ottenuto fruttuosi risultati, inseparabile dai contributi di Zhan Changfa. Nel 2005, Zhan Changfa ha ricevuto la medaglia "Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia" conferita dal Presidente della Repubblica Italiana, si tratta del primo esperto cinese in conservazione e restauro per i beni archeologici ad ottenere questo titolo. La consapevolezza, la protezione, e l'eredità del patrimonio ha ancora una lunga strada da fare, per realizzare uno sviluppo sostenibile, Zhan Changfa e gli altri esperti cinesi e italiani continueranno a fare grandi sforzi, cercando di tutelare le impronte della storia tramite la cooperazione e gli scambi.

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