Lin Dan
  2016-09-29 19:35:57  cri
Nato il 14 ottobre 1983 nel distretto Shanghang della città di Longyan nella provincia del Fujian. Giocatore cinese di badminton. Iniziò l'allenamento professionistico all'età di 5 anni, è vincitore del singolo di tutti i più importanti campionati internazionali, ivi compresi i Giochi Olimpici, il Campionato Mondiale, la Coppa del Mondo, la Coppa Thomas, la Coppa Sudiman, la All England Open Badminton Championships, i Giochi Asiatici e il Campionato Asiatico. Viene sopranominato "Super Dan".

Un bambino nostalgico

Un pomeriggio del 1988, nel distretto Shanghang della città di Longyan nella provincia del Fujian, Cina sud-orientale, un bambino di 5 anni era nel soggiorno della propria casa, guardando con attenzione la televisione. Stavano trasmettendo la diretta di una partita della Coppa del Mondo di pallavolo femminile. In un momento concitato della partita, il bambino, preso dall'eccitazione, saltò all'improvviso da una sedia sul pavimento, gridando a voce alta imitando il commentatore televisivo:

"Ora, il campione mondiale Lin Dan ha realizzato un'altra schiacciata!"

L'allenatore di badminton della scuola sportiva del distretto di Shanghang, Chen Weihua, che per pura coincidenza era fuori dalla porta perché stava per far visita alla famiglia Lin, lo sentì gridare in quel modo. Negli anni '80 del secolo scorso, la nazionale di pallavolo femminile, vincitrice di 5 titoli mondiali, era seguita dall'intera popolazione cinese, compreso questo bambino chiamato Lin Dan. Ciò stupì molto Chen Weihua.

Essendo molto capriccioso, Lin Dan fu mandato dai suoi ad imparare a giocare a badminton. Ogni giorno si alzava alle 5 del mattino per fare ginnastica e fare tre giri di corsa intorno alla cittadina di Shanghang. Dopo la scuola, alle 5 di sera, doveva riprendere l'allenamento. Nonostante si allenasse molto, Lin non esauriva mai le energie. Durante la pausa di mezzogiorno, spesso sgattagliolava fuori di casa a giocare. Nonostante qualche suo capriccio, Lin era molto serio nell'allenamento. Quando faceva gli esercizi di allungamento provava spesso un dolore talmente forte da fargli venire le lacrime agli occhi ma, ciononostante, ogni sera chiedeva alla madre di aiutarlo negli esercizi, facendo pressione per allungare ulteriormente i suoi muscoli e tendini. In questo modo, il giorno seguente, avrebbe avuto meno difficoltà durante l'allenamento. A causa di un forte spirito competitivo, quando perdeva una partita, senza curarsi dell'età dell'avversario e senza aspettare le indicazioni del suo allenatore, si metteva a piangere da solo.

Il duro allenamento non fu una perdita di tempo. Lin, infatti, migliorava sempre di più nelle partite. Nell'estate del '92, quando aveva soli 9 anni, Lin fu l'unico ad essere selezionato nel distretto dalla scuola sportiva di Fuzhou, capoluogo della provincia del Fujian. Avendo la possibilità di andare nel capoluogo provinciale, Lin era felicissimo. Con un piccolo zaino e qualche vestito, si recò insieme alla madre a Fuzhou. Al termine dell'allenamento di prova di 10 giorni, sua madre ritornò a Shanghang per lavoro. In quel momento, Lin Dan realizzò che quella era la prima volta che lasciava casa e che non ci sarebbe stato nessuno a lavargli i vestiti, cucinare e a prendersi cura di lui. Non sapeva come vivere da solo. I suoi compagni di allenamento erano tutti bambini come lui, e come Lin dovevano affrontare una vita di gruppo, senza che potessero far nulla se non riuscivano ad adattarsi.

L'allenamento presso la scuola sportiva di Fuzhou era sempre duro. Appena iniziata la sua nuova vita a Fuzhou, Lin Dan scriveva ogni settimana una lettera a casa, e ogni volta nella lettera ripeteva le stesse frasi: "Mamma, sto molto bene qui", "Mamma, mi manchi molto", "Mamma, quando viene a trovarmi?" I suoi cercavano di andare a trovarlo il più possibile, quando erano liberi. Ma al momento del congedo, Lin Dan chiedeva sempre ai suoi di trattenersi qualche giorno in più. Una volta, i suoi dovevano prendere il treno, Lin Dan seguì il loro taxi in lacrime, allora il tassista chiese a sua madre:

"Vuole che mi fermi?"

Sua madre pur soffrendo, rispose con fermezza:

"Non si fermi, se ci fermassimo non potremmo partire stasera."

Pian piano, Lin Dan si abituò alla vita di gruppo, prestando più attenzione all'allenamento e alle partite. Nel secondo anno presso la scuola di Fuzhou, Lin vinse il secondo posto nel singolo maschile del Campionato nazionale per adolescenti. Dopo la gara, chiese all'allenatore di prestargli dei soldi per comprare un portacenere e dei biscotti alla fragola per i suoi genitori. Era convinto che la madre non avesse mai mangiato dei biscotti a questo gusto, doveva farglieli provare. Capì bene quali fossero le speranze dei genitori e voleva ripagarli con ottimi risultati.

Da "Lin primo turno" a "Super Dan"

Nel 2000, Lin fu selezionato dalla nazionale. All'inizio, non riusciva ad adattarsi all'allenamento più intenso. Si sentiva esausto quando ritornava nel dormitorio, dove non voleva far nulla, tranne guardare la tv. Tuttavia, la competizione in nazionale era molto alta. Per entrare nella prima squadra e diventare un titolare, bisognava impegnarsi al 100%. Dopo un anno di sforzi, Lin Dan riuscì finalmente ad entrare nella finale dell'Open di Danimarca, vincendo la medaglia d'argento. Subito dopo, ottenne il secondo posto nei Giochi Nazionali di Guangzhou. Con tali prestazioni, stabilizzò la sua posizione nella nazionale, tuttavia quando si preparò a migliorarsi ancora, una decisione della Federazione Mondiale di Badminton (BWF) cambiò il suo destino.

Allora la BWF applicava il meccanismo di 7 punti, per elevare la casualità e la spettacolarità delle partite. Fino alla seconda metà del 2002, tale regola ricevette l'opposizione di molti paesi membri, che ritennero che così il badminton perdesse il suo fascino originale, diventando una semplice competizione di energia e forza. In seguito, fu ristabilita la regola dei 15 punti.

Tuttavia, Lin Dan non riuscì a cambiare bene il ritmo della partita; negli 8 mesi successivi al cambiamento della regola, veniva sempre eliminato al primo turno delle gare. Allora, alcuni lo soprannominarono "Lin primo turno". Ancora peggio, Lin non riusciva a capire il motivo per cui perdeva le partite, iniziando a dubitare dei suoi mezzi e ad avere paura di partecipare alle gare. In questo caso, l'allenatore della nazionale decise di non farlo partecipare alle partite e di aiutarlo a recuperare tranquillità e sicurezza. Venuti a conoscenza della cosa, i suoi compagni di squadra lo chiamarono e gli inviarono degli sms per confortarlo:

"Le competizioni sono così. All'inizio della tua carriera tutto è andato per il verso giusto. Anche quei forti giocatori che hai battuto all'epoca, non li hai forse affrontati al primo turno? E' normale. Perciò, ricomincia dall'inizio. Forza!"

La sua gestione da parte degli allenatori e l'incoraggiamento dei compagni di squadra funzionarono. Lin riprese il buon umore. Ogni giorno, nello stadio di allenamento, si esercitava insieme con giocatori più giovani che come lui non potevano partecipare alle gare. Ma non si sentiva deluso, al contrario, si esercitava con grande serietà. Perché pensava di realizzare ottimi risultati nelle partite future. Sarebbero dovuti passare quasi altri sei mesi, prima che Lin Dan avesse l'opportunità di tornare in campo, durante l'Open del Giappone. Questa volta, dopo un periodo di duro allenamento e piuttosto tormentato, Lin Dan era diventato invincibile, ed entrò in finale. Nonostante la sconfitta contro il compagno più grande, Xia Xuanze, gli fu tolto il soprannome di "Lin primo turno". I suoi risultati nelle competizioni internazionali, negli anni, divennero sempre migliori.

Agli inizi del 2004, venne organizzato a Birmingham, in Gran Bretagna, il torneo Open All England, torneo questo con una lunga storia e che viene considerato come un "mini campionato mondiale". A causa di mediocri prestazioni, aveva perso l'occasione di partecipare all'edizione del 2003 dell'All England Open. Questa volta, però, prese parte al torneo, dopo aver conquistato i titoli di campione dell'Open di Danimarca, di Hong Kong e di Cina, ed essere risalito dalla 60a posizione al primo posto nella classifica mondiale, riuscendo ad arrivare in finale, dove avrebbe incontrato il danese Peter Gade. La partita fu molto importante per lui, perché poté testare le sue vere capacità come n.1 al mondo. Tuttavia, all'inizio Lin Dan fu troppo prudente e perse il primo set per 9:15. Tecnicamente e psicologicamente, Lin Dan era molto più maturo rispetto al passato; riuscì a riequilibrare la partita, vincendo il secondo set per 15:5. Nel set decisivo, Lin dimostrò pienamente le proprie qualità di attaccante, portandosi in vantaggio per 14:4. L'esperto Gade non si arrese facilmente, conquistando 4 punti consecutivi. Fortunatamente il 21enne Lin Dan riuscì a superare la pressione, segnando il decisivo 15:8 e vincendo la prima coppa dell'All England Open della sua carriera.

Durante l'intervista a fine partita, Gade in maniera sportiva apprezzò molto lo stile di gioco di Lin, chiamandolo Super Dan. Così questo soprannome si diffuse rapidamente. Subito dopo la partita, Lin Dan inviò un sms a suo padre che si trovava nel lontano Fujian: "Papà, ho vinto il torneo!". Ora il suo obiettivo era diventare campione olimpico.

Olimpiadi di Beijing

Durante i Giochi Olimpici di Atene, Lin Dan, che non si era preparato bene e aveva sottovalutato il suo avversario, perse la partita contro l'indonesiano Susilo al primo turno, subendo una grave sconfitta per la sua carriera professionale. Seguendo l'avvicinarsi delle Olimpiadi di Beijing, tutti erano curiosi di sapere se Lin fosse in grado vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi che disputava in casa.

Nel centro d'allenamento dell'Amministrazione statale dello sport, situato nel sud-est della città di Beijing, Lin Dan cambiò radicalmente quelle che erano le sue abitudini: ad esempio, la domenica, invece di uscire per fare un giro, andare al cinema o al ristorante, cominciò ad uscire dal suo alloggio alle 9 per andare a correre, come in un normale giorno feriale, così da mantenere la forma fisica ed essere più pronto per l'allenamento del giorno successivo. Tuttavia, il centro d'allenamento non era un luogo isolato. Il countdown per le Olimpiadi passò da 100 giorni, a 50, fino ad arrivare a meno 30 giorni. I media internazionali arrivarono l'uno dopo l'altro. Le varie frasi d'incoraggiamento - "Forza, Lin Dan!" "Sconfiggi Lee Chong Wei!" "Batti Park Sung Hwan!" – non fecero altro che far sentire ancora più direttamente la pressione della grande competizione a Lin Dan, che era sempre più nervoso.

Se da un lato subiva la pressione proveniente da varie parti, dall'altro Lin Dan stava cercando con impegno una soluzione. Proprio un mese prima delle Olimpiadi, gli venne in mente un'idea: la forza di un individuo è limitata, ma se questo riuscisse a raccogliere la forza dei compagni, degli allenatori e dello staff della nazionale, sarebbe perfetto per tranquillizzarsi. Così prese la sua borsa porta racchette e iniziò a raccogliere le firme di tutti i membri della nazionale, invitandoli a scrivere parole d'incoraggiamento. Di solito, erano gli altri a chiedere a lui l'autografo e questa volta, trovandosi dall'altra parte, Lin Dan provò un po' d'imbarazzo. Inizialmente, chiese a un compagno più giovane se poteva farlo per lui ma, poi, si decise a farlo personalmente. Ogni giorno, con la borsa sulle spalle, Lin leggeva gli affettuosi incoraggiamenti degli amici e sentì una forza mai sentita prima.

L'8 agosto 2008, il sipario delle Olimpiadi di Beijing fu alzato. Le gare di badminton erano particolarmente competitive. Peter Gade e Taufik Hidayat, i suoi due principali avversari furono eliminati nei primi gironi; mentre Lin Dan con prestazioni stabili riuscì ad entrare nella finalissima, dove se la sarebbe vista per il titolo olimpico con il malese Lee Chong Wei. Il pomeriggio del 17 agosto, prima di partire per il palazzetto dove si sarebbe svolta la partita, Lin Dan alzò il volume dello stereo del suo alloggio, selezionando la versione live della canzone di Jay Chou, "Ascoltare le parole di mamma", e si mise a cantare. Il tifo degli spettatori fece sentire in anticipo l'atmosfera del campo di gara a Lin, che diventò pian piano eccitato. In quel momento pensò: Ci siamo, Lin Dan, devi entrare in campo! È ora di dare spettacolo!

Lin Dan e Lee Chong Wei erano entrambi entrati per la prima volta nella finalissima delle Olimpiadi. Durante il riscaldamento, Lin scoprì che Lee colpiva con grande precisione e che era in un ottimo stato di forma. Allora disse a se stesso di essere prudente durante la gara, senza lasciare nessuna occasione all'avversario malese. All'inizio della partita, fu Lin a lanciarsi per primo all'attacco, continuando a scagliare il volano nei due angoli del campo. Ogni volta che l'avversario respingeva male il volano, Lin attaccava immediatamente, portandosi subito sul 7:1. Allora Lee accelerò la velocità d'attacco, ma Lin continuava ad essere più veloce di lui, costringendolo a commettere degli errori. Lin Dan terminò subito il primo set per 21:12.

Lin Dan ripeté la stessa strategia nel secondo set, ottenendo un'enorme vantaggio. La partita venne interrotta per un time out tecnico, mentre il tabellone segnava un netto 11:1. In quel momento, nello stadio olimpico di badminton nell'Università della Tecnologia di Beijing, gli spettatori erano estremamente entusiasti e urlavano ripetutamente "Forza Lin Dan!" Il giocatore cinese era completamente concentrato sulla partita, annullando del tutto i contrattacchi di Lee Chong Wei. Fino ad arrivare sul 20:8. Mancava solo un punto alla conquista del titolo di campione olimpico. Lin Dan respirò profondamente, lanciò il servizio. Di fronte alle ribattute dell'avversario, colpì senza esitazione. Dopo qualche colpo, Lin fece una schiacciata fortissima e Lee non riuscì a salvare il punto, con il volano che cadde sotto la rete. Lin aveva vinto!

Lin lancio la sua racchetta e fece una capriola per terra, poi corse verso i suoi allenatori Tang Xianhu e Li Yongbo, come un bambino. I tre si sono abbracciati insieme, Lin Dan, che piangeva raramente da quando era diventato adulto, non poté più contenere le lacrime. Questa medaglia d'oro era troppo importante, non solo per Lin Dan, ma per tutte le persone intorno a lui. Dopo le Olimpiadi di Beijing, Lin vinse tutti i titoli delle più importanti competizioni internazionali, difendendo con successo il titolo alle Olimpiadi di Londra. Lin Dan, che continua ancora la sua carriera professionale, spera con il suo impegno di accrescere l'influenza del badminton.

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