La storia del vino in Cina
  2016-09-29 16:57:47  cri
Nel 138 a.C., l'inviato speciale della dinastia Han occidentale Zhang Qian visitò le regioni occidentali e portò il vino e la tecnologia viticola alle Pianure Centrali.

Da cui la Cina iniziò la sua l'industria del vino…

In Cina, il primo documento scritto sull'uva, contenuto nel "Libro delle Odi", testimonia che sin dall'epoca Shang (XVII-XI secolo a.C.), la gente raccoglieva e mangiava uva selvatica.

L'uva a cui si è solito far riferimento oggi è d'origine europea (vitis vinifera) ed è usata principalmente nella produzione dei vini.

L'introduzione della vitis vinifera in Cina risale al IV secolo a.C. Nel libro "Series of Western regions' exploration" di Marc Aurel Stein si racconta che nell'antica città di Niya (I-III secolo a.C.), a 150 km a nord dell'odierno distretto di Minfeng nella regione di Hetian, furono ritrovati i resti in buono stato di un vigneto all'esterno di un cortile residenziale.

A quel tempo la coltivazione di uva e la produzione di vino erano effettuate principalmente nelle regioni occidentali della Cina.

 

Nel 138 a.C., l'inviato speciale della dinastia Han occidentale Zhang Qian visitò le regioni occidentali e vide che "attorno alla località di Dayuan, la gente beve un tipo di vino prodotto con uva; i ricchi conservano più di dieci milioni di litri e questi si mantengo per più di dieci anni. La gente beve il vino, mentre i loro cavalli si nutrono di erba medica." Zhang Qian portò il vino e la tecnologia viticola dalle regioni occidentali alle Pianure Centrali. Si ritiene che la Cina iniziò la sua l'industria del vino in epoca Han, sotto l'imperatore Wudi (140 a.C. - 88 a.C.).

Sfortunatamente, la viticoltura non si diffuse nelle Pianure Centrali, il vino veniva il più delle volte offerto come tributo dalle zone remote alla famiglia imperiale. Nel corso degli ottocento anni che separano l'epoca Han dalla dinastia Tang, il vino fu sempre un prodotto di lusso consumato dagli alti funzionari e notabili.

Nell'impero di Li Shimin della dinastia Tang, la viticoltura e la tecnica di vinificazione furono di nuovo introdotte dalle regioni occidentali. Questa volta, grazie alla tecnica di vinificazione relativamente sviluppata e al buono gusto, fu prodotta la prima "perla" della storia del vino in Cina. Uno dei massimi poeti della Dinastia Tang, Li Bai - noto in Occidente anche come Li Po, chiamato anche l'immortale caduto e l'immortale poeta - nella poesia "Al vino" così scrisse:

La mia giovane sposa è in sella al cavallo, portando con sé vino e tazze d'oro;

ha gli occhi truccati di nero e indossa stivali di seta rossa, canta nel suo dialetto con voce aggraziata.

Durante il banchetto si ubriaca tra le mie braccia, come potrò comportarmi da nobiluomo sotto la tenda del baldacchino?

Questa poesia ci racconta implicitamente come il vino, oltre agli oggetti d'oro, facesse parte della dote di una giovane ragazza quando veniva data in sposa, il che testimonia come, a quel tempo, il consumo del vino non fosse più prerogativa della corte imperiale, ma che veniva consumato anche a livello popolare.

 

In epoca Yuan, la produzione di vino raggiunse un picco storico e i dominanti ordinarono che venissero fatte offerte con il vino al Tempio Ancestrale, aprirono vigneti a Taiyuan nello Shanxi e a Nanjing nel Jiangsu e costruirono una Sala del vino all'interno del palazzo imperiale. A quel tempo esisteva persino un metodo per esaminare l'autenticità del vino. Nel libro di agricoltura usato ufficialmente "Sommario di agricoltura e sericoltura" vi erano inoltre indicazioni per aiutare i funzionari locali e la gente del popolo a sviluppare la produzione del vino: ciò portò ad una relativa crescita del livello di vinificazione.

Arrivati all'epoca Ming, grazie al miglioramento della fermentazione e della tecnologia di distillazione della grappa di sorgo nelle Pianure Centrali, questa cominciò a diventare il principale prodotto nel mercato interno. Inoltre, la capacità di controllare le regioni occidentali si indebolì, così anche la viticoltura e il trasporto di uva ne furono influenzati. A questi fattori, si devono aggiungere anche la stagionalità della produzione, le difficoltà di conservazione e la bassa gradazione alcolica, che gradualmente frenarono lo sviluppo del vino in Cina.

A causa del cambio di dinastia e le continue guerre, alla fine il mercato del vino non si è sviluppato in Cina, come invece è accaduto in Francia, in Italia e in Spagna. Alla fine dell'epoca Qing, a causa del declino della forza nazionale e dell'aggressione straniera, non era possibile nemmeno soddisfare i bisogni alimentari fondamentali della popolazione, l'industria del vino cadde ancor più in disgrazia.

Fino a quando nel 1892, il cinese d'oltremare Zhang Bishi non stabilì a Yantai, nella provincia dello Shandong, il vigneto e la fabbrica di vino Zhangyu. Zhang introdusse vitigni occidentali di buona qualità e la produzione meccanizzata, sostituendo i contenitori di ceramica precedentemente usati per conservare il vino con botti in legno di quercia. La Compagnia Zhangyu fu la prima azienda vinicola gestita direttamente da cinesi e la sua fondazione inaugurò la moderna produzione su larga scala del vino in Cina.

Focus
Social Media

Riviste
Eventi
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040