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Si è concluso il 10 settembre a Pechino il Summit annuale dell'Alleanza G20 dei Giovani Imprenditori che quest'anno ha affrontato i temi "disruptive innovation" e "smart entrepreneurship". I 38 delegati italiani di Confindustria, si sono riuniti dall'8 al 10 settembre insieme ai giovani imprenditori degli altri Paesi membri G20 per confrontarsi sui temi della Industry 4.0 e sul ruolo chiave dell'imprenditorialità quale soluzione per ritrovare la via della crescita globale.
I Giovani Imprenditori di Confindustria hanno sottoscritto appieno le raccomandazioni formulate insieme ai colleghi nel corso del summit dell'Alleanza G20 dei Giovani Imprenditori e racchiuse nel Final Communiqué, con l'auspicio che possa rappresentare una vera chiamata all'azione per i Governi a concentrare le future politiche per lo sviluppo e la crescita valorizzando a pieno il ruolo dell'imprenditorialità, e puntando a sostenere e sviluppare l'innovazione e le competenze digitali. L'obiettivo ambizioso è quello di "stimolare crescita inclusiva e lavoro". Le PMI dei paesi del G20 detengono il primato della creazione del maggior numero di posti di lavoro, impiegando più dei due terzi dei lavoratori del settore privato, e fornendo più dell'80% della crescita.
Il viaggio dei Giovani Imprenditori di Confindustria in Cina ha visto anche una prima tappa di 3 giorni a Shanghai con il supporto di SIMEST e la qualificata partecipazione dell'amministratore delegato Andrea Novelli, oltre che la collaborazione con il MIP Politecnico di Milano - Graduate School of Business, partner scientifico dell'iniziativa. I Giovani Imprenditori hanno avuto la possibilità di scoprire una Cina ben diversa dagli stereotipi, che ha virato decisamente verso la modernità, lasciando ad altre economie asiatiche il ruolo di "fabbrica del mondo", puntando invece a nuovo modello di sviluppo più sostenibile e virtuoso in cui il digitale e le nuove tecnologie sono messe in primissimo piano.